Groenewegen brucia Kristoff in Slovenia, Traeen resiste a Yates che è il nuovo leader in Svizzera

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Groenewegen brucia Kristoff in Slovenia, Traeen resiste a Yates che è il nuovo leader in Svizzera

Volata al Giro di Slovenia con l'olandese della Jayco-Alula che rimonta il norvegese, italiani ai piedi del podio. Il primo arrivo in salita al Tour de Suisse vede trionfare il norvegese (entrato nella fuga iniziale) della Bahrain in cima al San Gottardo, ma è la UAE Emirates a dominare nel gruppo dei big guadagnando su tutti (ma Skjelmose c'è...). Giro Next Gen: tappa bis per Magnier a Borgomanero.

Una vittoria da dedicare a Gino Mader, nel giorno in cui il Giro di Svizzera, a quasi un anno dalla tragica scomparsa dello scalatore elvetico nell'edizione 2023 della corsa di casa, arriva proprio sulla cima intitolata all'ex corridore della Bahrain-Victorious, ai 2092 metri del Passo del San Gottardo.

E un corridore della “sua” squadra, il norvegese Torstein Traeen, è riuscito nell'impresa prendendosi, tra l'altro, il primo successo da pro a 28 anni: entrato nella fuga del mattino di questa 4^ tappa (la prima delle quattro consecutive con traguardo in salita, anche se oggi l'ultimo km era in lieve discesa), assieme ad altri sette elementi tra cui Matthews e Coquard, Traeen a 10 km dall'arrivo ha staccato lo svizzero Thalmann e ha cominciato la sua cavalcata solitaria, resistendo all'esplosione che c'è stata nel gruppo dei big quando, dopo la caduta di Kelderman e Del Toro, c'era stata una fase di indecisione (decisiva per permettere a Traaen di arrivare) con la UAE Emirates che poi, con lo stesso giovane messicano, ha preso in mano la situazione e lanciato Adam Yates verso il secondo posto di giornata e la maglia gialla.

Lo scalatore britannico ha terminato infatti al 2° posto, a 23” dal vincitore dopo avergli recuperato quasi 3 minuti praticamente in 4 km di salita, guadagnandone 25 sul campione in carica del Tour de Suisse, Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) e il compagno di squadra Joao Almeida, coloro che adesso sono a 26” da Yates in una generale già ben delineata e che ha visto Alberto Bettiol perdere la maglia gialla. Certo, il toscano dell'EF (che ha visto naufragare il capitano Richard Carapaz) probabilmente non avrebbe retto il ritmo dei migliori, ma una brutta caduta rimediata nel lungo tratto di pianura a metà tappa ha complicato i piani, anche se il vincitore della Milano-Torino ha provato a reggere il ritmo sino ai 5-6 km decisivi.

Quinto posto di tappa, a 1'00” da Traeen, per un Egan Bernal che non è riuscito a seguire Skjelmose e Almeida dopo l'attacco di Yates, ma ora è 4° in classifica e può sorridere per avere avuto altre buone risposte, meglio decisamente di Mas, 7° a 1'27” nel gruppetto con Onley (6°), Gall, Uijtdebroeks e un altro giovanissimo come Riccitello, mentre Kelderman ha perso tanto con la caduta e si è comunque salvato terminando a 1'36” (proprio assieme a Del Toro), per un 5° posto in GC che tiene comunque in corsa l'olandese della Visma Lease a Bike.

Domani altro tappone di montagna con l'arrivo sull'erta di Carì, che verrà affrontata dal suo versante più duro proprio in avvio di frazione, la quinta di questa 87esima edizione.

E' scattato con una cronometro di 12 km lungo le strade di Beringen un Giro del Belgio con tanti velocisti di primo livello, Philipsen e Merlier su tutti, ma la prima maglia di leader finisce sulle spalle di Soren Waerenskjold, che in questa corsa (di categoria ProSeries) si impose già 12 mesi fa contro il tempo nella frazione di Beveren.

Il classe 2000 norvegese in forza alla Uno-X ha beffato per due secondi e mezzo Mathias Vacek (Lidl-Ttek), che conferma una gran condizione di forma e anticipa nettamente Rune Herregodts (Intermarché), fresco di trionfo finale allo ZLM Tour e oggi terzo a 10” appena davanti, per una questione di decimi, ad un buon Edoardo Affini (Visma), quarto, a Segaert (Lotto-Dstny) e Asgreen (Soudal-Quick Step).

Uno-X che ha sfiorato la doppietta visto che la prima tappa del Giro di Slovenia, con l'attesa volatona sul traguardo di Ormoz, Alexander Kristoff è stato rimontato al colpo di reni da Dylan Groenewegen, che regala alla sua Jayco-Alula il terzo centro in stagione, con Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious) terzo su Giovanni Lonardi (Polti-Kometa), ancora protagonista in un parterre di sprinter importanti, Sam Welsford 5° e Alberto Dainese 6°.

Il Giro Next Gen ha vissuto la sua quarta giornata di corsa, con l'arrivo di Borgomanero a ranghi (quasi) compatti che ha premiato, per il secondo timbro dopo quello di Saint-Vincent, lo straripante Paul Magnier (Soudal) che ha dominato sul tedesco Tim Torn Teutenberg (Lidl-Trek) e due italiani, con Andrea D'Amato della Biesse-Carrera terzo davanti a Peschi della General Store. Non cambia nulla in classifica, con Jarno Widar della Lotto-Dstny maglia rosa con 34” di margine sul transalpino Rondel e 47 sull'iberico Torres.

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