I velocisti azzurri che vogliono rinascere: Nizzolo va ko in allenamento, Viviani punta il Giro

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I velocisti azzurri che vogliono rinascere: Nizzolo va ko in allenamento, Viviani punta il Giro

Dopo un 2022 molto complicato per entrambi gli ex campioni europei, si guarda alla prossima stagione con grandi ambizioni anche se il brianzolo ha rimediato una frattura alla clavicola (da non operare). Il veronese vuole convincere su strada, ma dovrà dedicarsi parecchio anche alla pista per le qualifiche in ottica Parigi 2024.

L'Italbici è uscita da una stagione su strada decisamente deludente, tanto che i primi corridori nel ranking UCI, Matteo Trentin e Lorenzo Rota, hanno chiuso oltre la 40esima posizione mondiale.

E' mancato anche l'apporto, in termini di quantità e qualità delle vittorie, da parte dei tanti velocisti che puntavano a fare decisamente meglio. Come Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani, campioni europei nel 2020 e nel 2019, reduci da un 2022 ricco di ombre e poche luci. Il brianzolo in forza alla Israel-Premier Tech, che il prossimo anno dovrà pure convivere con l'incognita legata all'uscita del team dal World Tour (quindi con la necessità di ricevere le wild card per i grandi giri, fattore tutt'altro che scontato), ha vinto solo la tappa inaugurale della Vuelta a Castilla y Leon, con tanta amarezza per un finale sfortunato alla Milano-Sanremo e un altro paio di cadute nei momenti cruciali, come ad esempio a pochi giorni dal campionato europeo di Monaco dove avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella nazionale di Bennati.

Per il due volte campione d'Italia è stato un week-end decisamente amaro, quello appena trascorso, visto che “Jack” è caduto in allenamento (sulle strade del Ticino dove abita) rimediando una frattura, fortunatamente composta e senza necessità di intervento chirurgico, alla clavicola destra. La stessa Israel ha già fatto sapere che questo infortunio non dovrebbe pregiudicare la preparazione invernale di Nizzolo, verosimilmente in strada già a dicembre.

Dall'altra parte, Elia Viviani ha terminato con la maglia iridata dell'Eliminazione (per il secondo anno consecutivo), ai campionati del mondo su pista in Francia, una stagione che l'ha nuovamente deluso a livello di risultati su strada, nel suo primo anno della seconda avventura con la Ineos Grenadiers. Appena due successi in corse di seconda fascia come Tour de la Provence e CRO Race (la prima a febbraio, quest'ultima ad inizio ottobre), ma soprattutto l'esclusione da ognuno dei tre grandi giri.

L'obiettivo del veronese per il 2023, come dichiarato dal diretto interessato a “La Gazzetta dello Sport”, è quello di tornare al Giro d'Italia, conquistandosi dalla Ineos la convocazione per la corsa rosa nella quale non vince dal 2018. Gli impegni su pista, però, saranno molto importanti visto che anche il “Profeta” dovrà portare punti alla nazionale di Villa in ottica qualifiche per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Tanto che dovremmo vedere Viviani agli Europei della disciplina, dall'8 al 12 febbraio, ma prima l'esordio su strada sarà quasi certamente, già a fine gennaio, sulle strade della Vuelta a San Juan.

Il sogno, oltre ad un successo al Giro? E' sempre la Milano-Sanremo, anche se il trend per i velocisti negli ultimi anni è molto chiaro, con una corsa sempre più selettiva.

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