Il commovente tributo del gruppo a Gino Mader, mentre al Giro Next Gen arriva la prima vittoria italiana

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Il commovente tributo del gruppo a Gino Mader, mentre al Giro Next Gen arriva la prima vittoria italiana

Giro di Svizzera scosso dalla tragica scomparsa del corridore della Bahrain-Victorious, tappa annullata e passerella per ricordare Gino. Alessandro Romele si prende la sesta frazione della corsa rosa dei giovani, mentre Waerenskjold vince la crono e Van der Poel è il nuovo leader del Giro del Belgio. All'Occitanie 3° posto per Viviani.

Venti km percorsi tutti assieme, “correndo per Gino”, in una giornata surreale al Giro di Svizzera dove la sesta tappa è stata cancellata, almeno a livello agonistico, in memoria e in rispetto dello sfortunatissimo Gino Mader che, proprio appena prima che partisse da Coira la terz'ultima frazione di questa edizione così tragica, non ce l'ha fatta dopo la tremenda caduta patita ieri nella discesa dell'Albulapass.

Lo scalatore elvetico della Bahrain-Victorious è morto questa mattina e il gruppo, ma l'intero mondo del ciclismo, è ancora sotto shock per quanto accaduto. Sono stati i 6 compagni di Gino a tagliare per primi il traguardo di Oberwil-Lieli, con il TdS 2023 che dovrebbe comunque concludersi regolarmente sabato e domenica con le ultime due tappe e Mattias Skjelmose Jensen in maglia gialla.

Si è corso in Francia, con la seconda tappa della Route d'Occitanie: altra volata sull'arrivo di Graulhet e ha esultato il transalpino Jason Tesson della TotalEnergies, capace di precedere nettamente il neozelandese Corbin Strong (Israel) e un Elia Viviani che, dopo il declassamento di ieri, si deve accontentare del terzo posto dopo aver usufruito del gran lavoro dei suoi compagni in casa Ineos Grenadiers, per ultimo lo stesso Filippo Ganna all'interno dell'ultimo km.

In classifica generale, comanda sempre Marijn Van den Berg che si era imposto ieri, in attesa delle due tappe decisive del week-end con le grandi salite.

Al Giro del Belgio, terza frazione cruciale con i 15,7 km della cronometro di Beveren: è arrivato il secondo sigillo del 2023 e in generale da pro per il campione del mondo U23 contro il tempo, un favoloso Soren Waerenskjold che ha davvero dominato. Il norvegese della Uno-X, infatti, ha rifilato la bellezza di 12 secondi ad un altro specialista come Yves Lampaert (Soudal-Quick Step), 13 all'australiano Alex Edmondson (Team DSM) e 15 rispetto a Mathieu Van der Poel, con l'asso dell'Alpecin-Deceuninck che ha conquistato però la leadership nella generale per un solo secondo rispetto a Waerenskjold, grazie agli abbuoni delle prime due tappe e alla vigilia della giornata più importante, quella di sabato con le cotes ardennesi.

Terza tappa anche in Slovenia, con il traguardo di Postojna che ha regalato un finale clamoroso, visto che all'ultimo km mezzo gruppo ha sbagliato strada, portando ad una volata completamente falsata (e con Dylan Groenewegen, favoritissimo per il tris, tagliato fuori) e che ha visto Ide Schelling resistere per una questione di centimetri al padrone di casa Luka Mezgec.

Vittoria per l'olandese della Bora-Hansgrohe e quarto posto per Marco Tizza, con Groenewegen ancora primo in classifica alla vigilia delle due tappe che definiranno la generale.

Al Giro Next Gen, arriva alla sesta giornata di corsa la prima vittoria italiana: da Pergine Valsugana a Povegliano, è arrivata al traguardo un'altra fuga da lontano e se la sono giocata tre azzurri, con il duo Colpack-Ballan formato da Alessandro Romele e Sergio Meris che ha messo in mezzo Davide De Pretto.

Ha vinto così nello sprint ristretto Romele, a battere l'alfiere della Zalf, con Meris terzo e un gruppo dei big dove non è cambiato nulla in chiave classifica, con il norvegese Johannes Staune-Mittet sempre in maglia rosa a 24 ore dal tappone della verità, quello di sabato con il Nevegal e l'arrivo a Pian del Cansiglio.

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