Il grande ciclismo parte in Australia: martedì il finale del Tour Down Under donne e il via per gli uomini

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Il grande ciclismo parte in Australia: martedì il finale del Tour Down Under donne e il via per gli uomini

Il calendario World Tour aperto dalla corsa a tappe che torna dopo 3 anni: padroni di casa con tante frecce, da Matthews a Vine, O'Connor, Dennis e Ewan, ma il livello sarà alto con una grande Ineos e l'Italia propone Moscon, Baroncini, Bettiol, Covi. Domattina il prologo di Adelaide.

Riparte il grande ciclismo, una settimana dopo i campionati nazionali australiani che hanno aperto il 2023 su strada.

E proprio dall'altra parte del mondo, ecco tornare il Santos Tour Down Under che, dopo le cancellazioni delle ultime due stagioni causa Covid, si ripropone quale primo appuntamento del calendario World Tour.

Un antipasto della corsa a tappe maschile è l'evento dedicato al settore femminile, valido sempre per il massimo circuito, anche se le grandi del pedale non sono presenti in Australia e, principalmente, se la stanno giocando le padrone di casa. Oggi, nella seconda giornata di corsa, tappa e maglia per Alexandra Mally della Jayco-Alula, con l'unica italiana in gara, Debora Silvestri, caduta ieri nella prima frazione e oggi con grande coraggio in fuga.

Nella notte tra lunedì e martedì, la conclusione del Down Under donne e, poche ore più tardi, il via da Adelaide della prova maschile, lungo sei tappe con lo start previsto martedì (dalle ore 8.30 italiane, diretta integrale su discovery+) lungo i 5,5 km del cronoprologo di Adelaide. Percorso mosso, con un paio di probabili volate e le frazioni decisive nel finale, senza la storica ascesa di Willunga Hill, ma con il Mount Lofty giudice finale domenica prossima.

Il livello sarà già molto importante, anche perchè i punti UCI in palio sono parecchi: l'australiana Jayco-Alula punta al massimo risultato, tanto da aver portato le sue stelle Michael Matthews e Simon Yates, ma occhio alla Bora-Hansgrohe di Schachmann e Hindley (anche se il percorso non è particolarmente adatto al vincitore dell'ultimo Giro d'Italia) e soprattutto alla Ineos Grenadiers dei giovani con Plapp, Sheffield, i fratelli Hayter e la chioccia Thomas.

E poi tanta Australia con O'Connor leader dell'AG2R, Dennis della Jumbo-Visma e Vine nella UAE Emirates con Hirschi e Covi, uno dei tanti italiani che punterà ad un bel risultato, di tappa o pure nella generale. Baroncini e Tiberi spiccano nella Trek-Segafredo, c'è Bettiol (EF), come Cattaneo nella Soudal-Quick Step, Cimolai nella Cofidis e Moscon tra le punte dell'Astana pure con Felline.

I velocisti? Non mancano, con Ewan, Bauhaus, Groves, Meeus. Via allo spettacolo.

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