Il vento "spezza" la Vuelta, Realini perde 2 minuti e la tappa è di Faulkner, con Vos in rosso. Francoforte, ecco Van Gils

Il vento 'spezza' la Vuelta, Realini perde 2 minuti e la tapp, con Vos in. Francoforte, ecco Van Gils
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Il vento "spezza" la Vuelta, Realini perde 2 minuti e la tappa è di Faulkner, con Vos in rosso. Francoforte, ecco Van Gils

La tappa più semplice, direzione Zaragoza, incendiata dalla SD Worx che fa fuori l'abruzzese della Lidl-Trek, mentre Longo Borghini e Magnaldi arrivano con le altre big. Fa di nuovo festa l'EF con la statunitense che trova l'attacco vincente a 6 km dall'arrivo. WT maschile: nella classica tedesca, finalmente si sblocca il belga della Lotto-Dstny che in uno sprint ristretto brucia Aranburu e Sheehan.

Una Vuelta Espana Femenina che esplode letteralmente nel vento dei 142 km da Molina de Aragon a Zaragoza, con la SD Worx-Protime della principale favorita di questa 10^ edizione, Demi Vollering, che scatena la bagarre ad oltre 115 km dalla conclusione della 4^ frazione e porta, con la collaborazione delle altre big presenti, appena 19 atlete a giocarsela nel finale che premia una splendida Kristen Faulkner.

Alla media record di 46,8 km/h, fa ancora festa l'EF che, dopo Alison Jackson, conquista un'altra tappa con la 31enne statunitense che è anche la donna da classifica di una squadra capace di mettere nel sacco, con il gran attacco di Faulkner sull'ultimo strappetto cittadino a 6 km dalla linea d'arrivo, la stessa SD Worx e la Visma di Marianne Vos.

La regina olandese, però, si consola con la maglia roja già accarezzata con la vittoria di ieri: a 1” da Blanka Vas, la pluricampionessa del mondo chiude terza, a 10” da Faulkner e con Georgia Baker (Liv-Alula) davanti a lei per la piazza d'onore nello sprint ristretto alle spalle della vincitrice, precedendo di un soffio proprio Vas e guadagnando quei 4” di abbuono decisivi per diventare leader della generale, con 5” sull'ungherese della SD Worx, 9 rispetto alla stessa Faulkner che ha sfiorato il colpo doppio (aveva oltre 15” di margine a meno di 2 km dall'arrivo) e 18 su Elisa Longo Borghini, che a sua volta ne ha 3 rispetto a Vollering, il punto di riferimento per la piemontese che è stata attentissima nel momento dell'attacco della diretta rivale, così come Erika Magnaldi, faro della UAE che rimane in classifica e oggi è stata la miglior italiana al traguardo, 12esima, e alcune delle altre favorite per questa Vuelta come Niewiadoma, Markus e Labous.

E' finita nella rete, invece, l'altra capitana della Lidl-Trek, Gaia Realini: l'abruzzese, in rosso dopo la cronosquadre, è stata supportata dalle compagne Deignan, Chapman e Spratt, nel disperato inseguimento al gruppo di testa comandato anche dalla Movistar di Liane Lippert, ma dopo essere arrivate a meno di 40” di ritardo ad una sessantina di km dal gong, lo svantaggio al traguardo è stato di due, pesantissimi minuti che sembrano tagliare fuori dai giochi colei che fu terza nell'edizione 2023. Domani il primo arrivo in salita, lungo i 3,2 km all'8% di media sulle rampe di Jaca.

In ambito maschile, si è corso a livello World Tour con la classica del 1° maggio (la data è sempre quella), la Eschborn-Frankfurt arrivata all'edizione numero 61. Nella città tedesca, ha finalmente alzato le braccia al cielo Maxim Van Gils, che regala un bel successo alla Lotto-Dstny dopo tantissimi piazzamenti, compresi i podi a Strade Bianche e Freccia Vallone (ma anche il 4° posto alla Liegi), regolando il gruppetto di una trentina di uomini che si è giocato la corsa.

Alle spalle del giovane belga, ecco Alex Aranburu (Movistar) e il talento statunitense Riley Sheehan della Israel, con un altro talento come Lukas Nerurkar (EF) quarto davanti a Roger Adrià (Bora-Hansgrohe), Kobe Goossens (Intermarché), Kevin Vermaerke (DSM-Firmenich) e il campione in carica, Soren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck). Miglior italiano? Diego Ulissi, 12° per una UAE Emirates delusa e un po' pasticciona, con Hirschi che ha chiuso 9° e Christen, che ha sprecato la solita vagonata di energie, in top 15 dietro al compagno livornese.

L'andamento verso Francoforte è stato quello canonico, con la Lotto-Dstny di Van Gils che ha fatto saltare le ruote veloci, chiudendo già a 90 km dall'arrivo sulla fuga di giornata (Jacopo Mosca in compagnia di Degenkolb e del belga Vangheluwe) sulla salita più lunga, quella di Feldberg, prima di vari tentativi con l'EF scatenata, da Rafferty a Healy, ma con l'erta di Mammolshain a meno di 40 km dalla linea che non ha cambiato le sorti di un finale da gruppo ristretto.

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