Immensamente Pogacar! L'iridato chiude col poker al Lombardia su Evenepoel e un grande Ciccone

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Immensamente Pogacar! L'iridato chiude col poker al Lombardia su Evenepoel e un grande Ciccone

Dominio devastante dello sloveno, che firma la stagione perfetta staccando tutti sulla Colma di Sormano per eguagliare anche Coppi in termini di successi consecutivi nella classica di chiusura. Il campione olimpico splendido 2° con gran cuore, l'abruzzese strappa il podio nel finale e può sorridere per il suo primo risultato a questi livelli in una monumento.

La bici sollevata al cielo subito dopo aver tagliato la linea del traguardo, come Philippe Gilbert al Fiandre 2017 (rimane quella la “prima” assoluta in una corsa di alto livello) o Remco Evenepoel a Parigi 2024 per l'oro olimpico.

Tadej Pogacar ha chiuso così la “perfect season”, il 2024 che l'ha visto finire dritto nella storia visto che, dopo Giro, Tour e Mondiale, ma anche Liegi e Strade Bianche, oggi al termine dei 255 km da Bergamo a Como ecco finire nella sua già meravigliosa bacheca il 4° Lombardia consecutivo, come solo Fausto Coppi (che poi arrivò a quota 5) dal 1946 al 1949.

Vincendo la seconda monumento nello stesso anno, abbinata appunto ai due GT più importanti e alla maglia iridata, “Pogi” ha stabilito un altro primato visto che neppure Eddy Merckx riuscì in questa impresa: sono 25 le perle stagionali e, restando in ambito “classica delle foglie morte”, tagliando il traguardo con 3'16” di vantaggio su Evenepoel, il fenomeno della UAE Emirates ha quasi eguagliato il Cannibale (che vinse con poco più di 3'30” nella sua massima espressione al Lombardia 1971 davanti a Bitossi) pure come distacco più ampio sul secondo nella classica di chiusura.

E' andato tutto secondo le previsioni, arrivando a Como in perfetta solitudine facendo splendere la sua maglia iridata come solo i grandissimi del passato, ma in realtà l'edizione n° 118 era partita in maniera decisamente complicata per la sua squadra.

Sì, perchè la UAE Emirates ha dovuto superarsi per contenere una fuga che, dopo essere stata innescata da Kelderman, Caruso, Mohoric e Tiberi (con il laziale, reduce da uno stato febbrile, che poi ha ceduto sulla salita verso Valpiana, la quarta di giornata), con la Bahrain-Victorious scatenata sul Selvino, ad oltre 200 km dalla conclusione, è diventata di oltre 20 uomini che hanno avuto sino a quasi 5 minuti prima del Ghisallo. Nei 95 km finali, però, gli uomini di Pogacar sono stati favolosi, con l'ultimo sforzo di Christen prima di Majka, Hirschi (superlativo per arrivare ad appena 1 minuto dagli attaccanti ai -55 km) e il lavoro di Adam Yates e Pavel Sivakov sulla Colma di Sormano, dove tutti sapevano che il campionissimo di Komenda avrebbe attaccato.

A metà salita, quando mancavano 48 km all'arrivo, ecco la fucilata di Tadej che, di fatto, ha chiuso la corsa lì avendo già un minuto abbondante di vantaggio in vetta, rispetto al trio formato da Evenepoel, Mas e Van Eetvelt.

Il belga faro della Soudal-Quick Step, poi, è stato bravissimo a staccare ad inizio discesa il maiorchino e il belga, aumentando su di loro il margine nel successivo falsopiano dai -30 ai -10 km prima di entrare a Como, ma l'aspetto impressionante è che, nonostante le qualità immense di Evenepoel in pianura, il campione del mondo ha continuato a guadagnare su di lui, arrivando ai piedi del San Fermo della Battaglia con 2 minuti e mezzo su Remco.

Tanto che Pogacar si è potuto concedere un gesto “simil Grappa” regalando una borraccia ad un piccolo tifoso sullo strappo finale, prima di godersi la passerella in città, mentre alle sue spalle Evenepoel si prendeva comunque un gran 2° posto e Giulio Ciccone un 3° da sogno, per il suo primo podio in una monumento.

L'abruzzese, già pimpante sulla Colma di Sormano appena alle spalle del trio che ha inseguito Pogacar, è riuscito sul San Fermo a rientrare su Mas, Van Eetvelt e un gigantesco Sivakov (che dopo tutto il lavoro per il capitano ha avuto il via libera per giocarsi un super risultato), per poi staccarli a 5 km dall'arrivo e mantenere pochi secondi per chiudere una stagione tribolatissima con un piazzamento importantissimo, a 4 minuti e mezzo da Pogacar e appena davanti all'eterno Ion Izagirre (Cofidis), ad un deluso Mas 5°, a Sivakov e Van Eetvelt.

Poco più dietro, Powless fresco vincitore del Gran Piemonte ha vinto lo sprint per l'ottava moneta, con il secondo italiano al traguardo e ottimo protagonista in salita, prima di soffrire nel finale, che sarà Giulio Pellizzari, buon 14° nel giorno in cui la VF Group Bardiani e il ciclismo tricolore hanno salutato Domenico Pozzovivo, a quasi 42 anni all'ultima corsa della sua ventennale carriera da pro.

Non solo, a Como ha salutato tutti anche Dario Cataldo, con il veterano abruzzese della Lidl-Trek che ha potuto brindare al podio del suo corregionale e compagno di squadra Ciccone.

 

SIMAC LADIES TOUR

 

Si è corsa oggi la quinta e penultima tappa del Simac Ladies Tour, lungo le strade di Doetinchem per l'appuntamento WT nei Paesi Bassi con lo squadrone di casa, la SD Worx-Protime che però vede ancora la tedesca Franziska Koch (DSM-Firmenich) davanti all'iridata Lotte Kopecky nella generale, piazzare il poker di successi consecutivi dopo la cronometro inaugurale vinta invece da Zoe Backstedt.

Volatona e tris personale per Lorena Wiebes che, anche quest'oggi, ha costretto Elisa Balsamo ad una nuova piazza d'onore, con la cuneese della Lidl-Trek seconda sull'altra orange Nienke Veenhoven (Visma Lease a Bike) e su Letizia Paternoster (Liv-Alula), buona quarta.

Domenica il gran finale, con un'altra frazione sostanzialmente pianeggiante, in quel di Arnhem.

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