Incredibile Van Vleuten: vince il Mondiale con un gomito rotto, Silvia Persico è di bronzo

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Stradacampionati del mondo strada

Incredibile Van Vleuten: vince il Mondiale con un gomito rotto, Silvia Persico è di bronzo

La fuoriclasse orange scrive una pagina di storia a Wollongong: dopo Giro, Tour e Vuelta anche l'iride (bis dopo il 2019). La bergamasca alla prima medaglia a questi livelli, amaro finale per Longo Borghini. Titolo juniores ad una straripante Zoe Backstedt, 4° posto per Pellegrini.

Semplicemente incredibile.

Annemiek Van Vleuten scrive la storia del ciclismo, dopo essere già stata l'unica (uomini compresi) a vincere Giro, Tour e Vuelta nella stessa stagione. Ai tre grandi giri, la fuoriclasse neerlandese aggiunge il titolo mondiale su strada, il secondo della sua carriera, a quasi 40 anni.

Un'impresa straordinaria se pensiamo che, appena 3 giorni fa cadendo nella cronostaffetta, la stella della Movistar si era fratturata il gomito destro; una piccola frattura composta che le ha permesso comunque di prendere al via, ma si è capito subito che in salita non era la vera Annemiek.

E allora, ecco che è servito un capolavoro di testa e di pura classe, per piazzare una stoccata micidiale a 700 mt dall'arrivo, subito dopo che il gruppo principale aveva ripreso le cinque atlete che si erano dimostrate le più forti sulle durissime rampe di Mt. Pleasant, ovvero Elisa Longo Borghini, Ashleigh Moolman-Pasio, Liane Lippert, Kasia Niewiadoma e Cecilie Ludwig.

A Wollongong torna ad esultare la nazionale orange nell'eterno duello con l'Italia, ma c'è poco da rimproverare alle azzurre del ct Paolo Sangalli, che hanno tenuto sempre la corsa in mano e lanciato Longo Borghini nel momento giusto.

Un finale amaro per la verbanese, ripresa due volte dal grande lavoro in particolare di Ellen Van Dijk, fondamentale per lanciare poi Van Vleuten verso il Mondiale. A pochi metri da AVV, ecco lo sprint solo per le medaglie, dominato da Lotte Kopecky, argento con tanta rabbia per il Belgio, e con Silvia Persico che porta all'Italia l'ennesima medaglia di una nazionale femminile che festeggia con la bergamasca, reduce da un 2022 fenomenale anche tra Giro, Tour e Vuelta (dove ha vinto una tappa).

Quarta Lippert, quinta Ludwig e sesta la cubana Sierra, ha chiuso 10^ Elisa Longo Borghini mentre Silvia Zanardi si è dovuta accontentare del 6° posto tra le Under 23, con la maglia iridata di categoria finita sulle spalle della neozelandese Fisher-Black. Non è riuscito il bis a Elisa Balsamo, che ha ceduto sul penultimo passaggio a Mt. Pleasant finendo fuori dai giochi, ma che prova da sottolineare da parte di Guazzini e Cecchini in particolare, con un lavoro di gregariato formidabile per le capitane, oltre a Bertizzolo e Bastianelli.

Nella prima mattinata australiana, era andata in scena una corsa juniores davvero a senso unico: impressionante il dominio di Zoe Backstedt, al bis mondiale dopo Leuven 2021 e al tris di maglie iridate su strada considerando anche la cronometro già stravinta qui a Wollongong. La figlia d'arte britannica ha tagliato il traguardo con oltre 2 minuti di margine, dopo aver disputato quasi tutta la prova in solitaria scattando già nel primo giro del circuito, sulla francese Rayer argento e sulla neerlandese Vinke di bronzo, appena davanti a Francesca Pellegrini che chiude con qualche rimpianto in 4^ posizione, regolando ciò che restava di un gruppo nel quale era presente anche Eleonora Ciabocco, alla fine ottava.

E domenica (start alle 2.15 ora italiana) si chiude questo campionato del mondo con la prova regina, quella dei professionisti.

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