Jan Christen, prima da pro e maglia di leader al Giro d'Abruzzo. La Freccia del Brabante è ancora francese con Cosnefroy

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Jan Christen, prima da pro e maglia di leader al Giro d'Abruzzo. La Freccia del Brabante è ancora francese con Cosnefroy

Seconda tappa a Magliano de' Marsi con il giovanissimo svizzero della UAE Emirates che se ne va nel finale, 3° posto per Pesenti alle spalle di Lutsenko. Nella classica belga, la Decathlon fa ancora festa, 2° posto per Teuns.

Ha attaccato a più riprese, trovando la soluzione vincente a poco più di 6 km dalla conclusione.

E' un classe 2004 e si ispira a Tadej Pogacar, che è suo compagno di squadra e che ha predetto per lui un grande futuro; Jan Christen coglie la prima vittoria da professionista con un assolo nel finale frastagliato della seconda frazione al Giro d'Abruzzo, con l'arrivo verso Magliano de' Marsi che premia il talentino svizzero del Team UAE Emirates, dominante nel gruppetto di una dozzina che si è giocato il successo.

Con Adam Yates e Pavel Sivakov a coprirlo, Christen è arrivato con 16” di margine sugli altri big, a partire da Alexey Lutsenko (Astana), secondo allo sprint davanti a Thomas Pesenti, che regala un altro podio al Team Ukyo già 2° ieri con Malucelli a Pescara, mentre l'eterno Domenico Pozzovivo è sesto e Giovanni Carboni 9°. Con Jan Christen che è anche il nuovo leader della generale, giovedì la tappa probabilmente decisiva con il duro (14,7 km al 7%) arrivo in salita a Prati di Tivo.

La Freccia del Brabante, oltre a vedere trionfare Elisa Longo Borghini in ambito femminile, ha visto la 64esima edizione della corsa maschile, categoria Pro Series, festeggiare di nuovo la Francia: Benoit Cosnefroy, già tre volte sul podio nelle edizioni dal 2021 al 2023, ma senza riuscire a vincere, finalmente si sblocca sul traguardo in lieve ascesa di Overijse, dominando lo sprint ristretto che ha visto il transalpino della Decathlon AG2R succedere nell'albo d'oro della classica belga al compagno Dorian Godon, che pure l'ha aiutato nel finale per chiudere su Dylan Teuns, Tim Wellens e Marijn Van den Berg, che erano scappati ad un giro e mezzo dalla conclusione sul Moskesstraat.

Cosnefroy è stato bravissimo a rientrare in prima persona a 7 km dall'arrivo con una gran sparata, poi a meno di 3 km dalla linea ecco l'azione di Van den Berg, che forse era l'uomo più veloce del gruppetto di 7 uomini arrivati a giocarsela, ma si è giocato un'altra carta ed è stato ripreso ai -500 metri con il lavorone di Joe Blackmore in casa Israel a favore di Dylan Teuns, che sarà secondo davanti al connazionale Tim Wellens (UAE Emirates).

A poco meno di 30 secondi è arrivato il gruppo principale, regolato da un Michael Matthews in gran forma, ma costretto a rintuzzare tutti gli attacchi in prima persona, non avendo praticamente compagni di squadra. I migliori italiani, sul confine della top 20, sono stati il giovane Nicolò Buratti (Bahrain-Victorious) e il veterano Gianluca Brambilla della Q36.5.

E domenica sarà tempo di Amstel Gold Race, con il ritorno in gara di Mathieu Van der Poel.

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