Jonny Milan, che bis in Germania! O'Connor ribalta la Vuelta, impresa e maglia roja

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Jonny Milan, che bis in Germania! O'Connor ribalta la Vuelta, impresa e maglia roja

Il friulano, dopo il cronoprologo inaugurale del Deutschland Tour, trionfa pure a Heilbronn con una volata spettacolare. L'australiano precede Frigo (gran secondo) nella 6^ tappa del GT iberico a Yunquera e guadagna quasi 7 minuti sugli altri favoriti per la vittoria finale: ora farà paura a Roglic e soci...

Una tappa corsa a tutta sin dal km 0, una battaglia totale su una frazione di media montagna che, però, si è rivelata durissima e potrebbe anche cambiare i destini di questa Vuelta Espana.

Proprio come accadde un anno fa alla sesta giornata, quando Remco Evenepoel annunciò di voler cedere la maglia roja e, concedendo quasi 3 minuti a Sepp Kuss, vide poi lo statunitense andare a trionfare a Madrid (al di là del crollo del belga nella tappa del Tourmalet), Primoz Roglic questa mattina aveva detto di volersi “liberare” del simbolo del primato, ma forse la Red Bull-Bora Hansgrohe ha fatto male i calcoli.

Sì, perchè Ben O'Connor ha trionfato sul traguardo in ascesa di Yunquera, ma l'ha fatto in maniera prepotente guadagnando quasi 7 minuti, abbuoni compresi, sui potenziali rivali per la generale: il 28enne in forza alla Decathlon AG2R La Mondiale non è certo uno qualsiasi, ha concluso al 4° posto l'ultimo Giro d'Italia e veniva a questa Vuelta con tutta l'intenzione di lottare per il podio.

E' vero, tra la cronometro inaugurale e il primo arrivo in salita al Pico Villuercas due giorni fa, le cose non erano andate benissimo e pagava già quasi 2 minuti da Roglic, ma l'australiano è corridore capace di grandi imprese e quella odierna è tale, eccome. Dopo aver fatto centro al Tour nel 2021 (con un'impresa molto simile nella tormenta di Tignes) e alla corsa rosa qualche mese prima, sempre in solitaria a Madonna di Campiglio, ecco la “tripla corona” di successi nei tre grandi giri a livello di tappe, ma a questo punto sfilargli la maglia roja non sarà cosa banale.

O'Connor è entrato nella fuga di giornata poi rivelatasi decisiva, ad un centinaio di km dal gong dopo oltre 80 di attacchi e contrattacchi (inizialmente c'erano 33 uomini davanti, compreso Filippo Zana poi beffato da una foratura), con la Red Bull-Bora Hansgrohe che aveva inserito Lipowitz per “cautelarsi”. L'australiano, però, ha staccato ai -65 tutti quanti, a parte l'olandese Leemreize che è stato l'ultimo a mollare ad una trentina di km dalla conclusione, ed è arrivato con 4 minuti e mezzo di margine sul secondo classificato, un generoso Marco Frigo che, nonostante una caduta in discesa, ha portato a casa il suo miglior risultato di tappa in un GT dopo aver sfiorato il successo al Giro 2023 sul traguardo di Bergamo.

Dietro al veneto della Israel, ecco a 5'12” Lipowitz 3° su Berthet, Cristian Rodriguez e un Leemreize ormai in crisi, poi Vansevenant 7°, Berrade 8° e, al di fuori della fuga, ecco Del Toro a regolare il corposo gruppo dei big a 6'31” dal vincitore.

La UAE Emirates, che nel frattempo aveva perso per strada Adam Yates, coinvolto in una caduta e che ha perso 2'23” dagli altri uomini di classifica (finendo a quasi 9 minuti da O'Connor), ha tirato assieme a Movistar e Red Bull per limitare i danni, ottenendo pochi risultati e finendo per ritrovarsi, mentre Roglic è 2° a 4'51” dalla maglia roja che era sua fino a questa mattina, con Almeida 3° a 4'59”, mentre il team austro-tedesco piazza Lipowitz 4° a 5'18” e nuova maglia bianca, tolta ad Antonio Tiberi che in ogni caso non ha perso terreno dagli altri favoriti ed è 7° in GC a 5'29”, prima della frazione di domani a Cordoba che potrebbe risolversi con una volata ristretta, essendoci una salita abbastanza impegnativa a 25-30 km dall'arrivo.

L'Italia festeggia ancora al Deutschland Tour (categoria ProSeries) con un Jonathan Milan straripante: già vittorioso mercoledì lungo i 2,9 km del cronoprologo di Schweinfurt, il classe 2000 della Lidl-Trek domina pure il finale di Heilbronn. Prima è decisivo per chiudere sull'attacco di Gloag, Johannessen e Ryan, partiti sull'ultimo strappo ai -12 km, poi viene lanciato da Kirsch e da un generosissimo Pedersen per uno sprint favoloso, dove Jordi Meeus (non proprio l'ultimo arrivato) non riesce neppure a tenergli la ruota e sarà secondo davanti a Max Kanter e Alexander Kristoff.

Ottava gemma stagionale per Jonny e maglia blu di leader della classifica generale rafforzata, ora con 9” sul belga della Red Bull-Bora Hansgrohe e 11 sul compagno Mads Pedersen.

Scendendo a livello di corse categoria 2.1, ecco la terza e penultima frazione del Tour Poitou-Charentes, decisiva per le sorti della generale trattandosi della classica cronometro di ben 29,2 km, con arrivo a Fontaine le Comte.

Soren Waerenskjold, come un anno fa sulle strade transalpine, domina la concorrenza vincendo con 42” di margine su un bravissimo Mirco Maestri (Polti-Kometa), secondo davanti all'ex maglia gialla Fredrik Dversnes (+ 49”). Il norvegese della Uno-X lascia così il primato proprio al connazionale e compagno di squadra Waerenskjold, che lo precede di 30” prima della tappa finale di Poitiers (con tanti strappi nella fase conclusiva), mentre Maestri è il miglior italiano in sesta posizione.

Al Tour de l'Avenir, che si deciderà domenica sul Colle delle Finestre, secondo arrivo consecutivo in quota, sulle rampe di Les Karellis, e Pablo Torres regala alla Spagna tappa e maglia gialla di leader: il talento della UAE stacca tutti arrivando al traguardo con 36” di vantaggio sull'olandese Darren Van Bekkum e 45 rispetto al belga Jarno Widar, l'uomo più atteso che ora deve recuperare 31” a Torres in classifica, secondo davanti a Joe Blackmore (vincendo ieri il britannico si era preso la maglia), ora terzo a 1'03”. Florian Samuel Kajamini, di nuovo il miglior azzurro di giornata, è 7° di tappa e in GC, ora a 2'13” da Torres.

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