L'orgoglio di Pogacar, la festa (pacata) di Vingegaard e la gioia di Ciccone. Intanto Ganna vince in Vallonia...

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L'orgoglio di Pogacar, la festa (pacata) di Vingegaard e la gioia di Ciccone. Intanto Ganna vince in Vallonia...

Il Tour de France si è chiuso a Le Markstein, in attesa della passerella parigina: le voci dei protagonisti. Apertura show per l'Italia al Giro di Vallonia, con il verbanese che anticipa lo sprint di Ballerini ed è subito leader.

La battaglia finale sulle montagne dei Vosgi non ha cambiato i destini per la maglia gialla, ma questo era abbastanza scontato dopo la crisi di Tadej Pogacar sul Col de la Loze, oltre alla super crono di Jonas Vingegaard 24 ore prima verso Combloux.

Il Tour de France n° 110 è del danese, che firma il bis del 2022 dominando in maniera ancora più netta se guardiamo il distacco finale con il grande rivale, 7'29”, anche se in realtà c'è stato equilibrio assoluto sino alle prime due tappe della terza settimana, con Jonas e Tadej divisi da appena 10 secondi nel cuore delle frazioni alpine.

Le insinuazioni sul doping non hanno mai scalfito la tranquillità del leader della Jumbo-Visma, già 2° nel Tour 2021 per un duopolio, quello dei fenomeni assoluti Vingegaard e Pogacar, che ha caratterizzato le ultime tre edizioni della corsa numero 1 al mondo. “Innanzitutto domenica bisognerà stare attenti a non fare stupidate, ma è incredibile vincere il Tour per la seconda volta – le parole del 26enne danese ai microfoni di ASO nell'immediato post tappa odierno, dopo il 3° posto a Le Markstein in una tappa che Jonas ha provato a vincere per alzare le braccia al cielo dopo aver portato a casa “solo” la cronometro – Stento ancora a crederci, è stata una battaglia straordinaria per tre settimane e credo sia stata anche molto bella da vedere per il pubblico.

Spero accada di nuovo in futuro, per avere altri duelli con Tadej. Mi sono davvero goduto ogni giorno in giallo, avevamo un piano ben preciso in mente e la squadra ha eseguito alla perfezione. Non mi hanno mai lasciato solo”.

Dall'altra parte, c'è la “sconfitta”, se così vogliamo definire la seconda piazza d'onore consecutiva per un fuoriclasse come Pogacar, ma anche tanto orgoglio da parte dell'asso di Komenda che si è preso la tappa bis dopo Cauterets, proprio come aveva fatto intendere dopo un paio di giorni di recupero in seguito alla crisi di mercoledì. “Ho ritrovato le mie gambe e le sensazioni giuste, oggi stavo proprio bene e l'ho capito subito. Il ricordo migliore di questo Tour? La squadra, perchè abbiamo avuto un gruppo splendido e non dimentico gli occhi di Soler mentre mi aiutava sulla Loze”, le parole di “Pogi”.

E poi c'è la gioia di Giulio Ciccone, che riporta in Italia la maglia a pois 31 anni dopo la seconda conquista del titolo di re della montagna a firma Claudio Chiappucci. In maglia gialla nel 2019, con tre successi di tappa al Giro (dove ha conquistato pure la maglia azzurra dei GPM), l'alfiere della Lidl-Trek si è tolto una delle più grandi soddisfazioni della carriera. “Sì, è diventato l'obiettivo principale di questo Tour e non era facile ottenerlo – ha analizzato il 28enne abruzzese – Anche oggi la squadra è stata super, non posso che ringraziarli. E ho esultato così (sul quarto GPM, quando l'aritmetica non lasciava più dubbi) perchè ero davvero felice, anche se mi sarebbe piaciuto lottare pure per la tappa. Ci ho provato...”, ha chiosato Giulio, secondo nella frazione di Laruns dietro a Hindley.

 

GANNA, CHE START IN VALLONIA

 

Super partenza per gli azzurri, ed è una gran bella notizia in chiave campionati del mondo di Glasgow, all'Ethias Tour de Wallonie, corsa di categoria Pro Series che ha visto, al termine della prima tappa di 189 km da Huy al traguardo di Hamoir, Filippo Ganna anticipare tutte le ruote veloci presenti in Belgio.

Il verbanese della Ineos Grenadiers, al rientro un mese dopo i campionati italiani, a poco più di due settimane dalla crono iridata (non farà la prova su strada, mentre lo vedremo anche in pista), ha piazzato un'accelerazione potentissima a 500 mt dall'arrivo, anticipando in maniera netta Davide Ballerini (Soudal-Quick Step), secondo, con il belga Arne Marit (Intermarché) terzo davanti ad un altro italiano, Elia Viviani che ha “giocato” con il compagno di team, pronto a lanciargli la volata prima di beffare tutti.

Ganna è naturalmente anche il primo leader del Vallonia, diventando uno dei favoriti per il successo finale considerato che ci sarà pure una cronometro individuale di ben 32 km nella corsa che terminerà mercoledì prossimo dopo cinque tappe.

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