La decisione di Alan Hatherly: non lascerà la MTB, ma ecco lo sbarco su strada con la Jayco-Alula

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Daniele Molineris

Stradaciclomercato

La decisione di Alan Hatherly: non lascerà la MTB, ma ecco lo sbarco su strada con la Jayco-Alula

E' ufficiale il contratto biennale del sudafricano, reduce dalla stagione della consacrazione con maglia iridata e Coppa del Mondo (oltre al bronzo olimpico), con la compagine australiana che gli permetterà, passando da bici Cannondale a Giant, di proseguire anche l'avventura con le ruote grasse. "Non vedo l'ora di scoprire fin dove potrò spingermi". E Pidcock cosa fa? Dovrebbe rimanere alla Ineos...

Un altro “botto” niente male, nel connubio tra mountain bike e strada del quale il bi campione olimpico Tom Pidcock è la massima espressione, ma anche Victor Koretzky è stato protagonista negli ultimi anni, pur raccogliendo soddisfazioni quasi esclusivamente sulle ruote grasse.

Alan Hatherly ha deciso di provarci anche con il ciclismo su strada, è di quest'oggi la notizia della firma di un biennale, per le stagioni 2025 e 2026, con una compagine World Tour come la Jayco-Alula: l'asso sudafricano non lascerà però la MTB, dopo aver vissuto l'anno più bello della carriera raccogliendo, in un paio di mesi, la medaglia olimpica con il bronzo ai Giochi di Parigi 2024, il titolo mondiale nel cross country a Pal Arinsal e prendendosi la classifica generale delle UCI World Series, in sostanza la Coppa del Mondo.

A 28 anni, Hatherly ha deciso di provare a dividersi, cambiando anche mezzo visto che dopo Cannondale utilizzerà biciclette Giant, ovvero il partner tecnico della formazione australiana guidata da Brent Copeland: “Sono incredibilmente entusiasta di questo nuovo capitolo della mia carriera e sono molto grato per l'opportunità che mi ha dato la GreenEdge Cycling per le prossime due stagioni – le parole del campione del mondo dell'XCO – Penso che questo sia il momento perfetto per uscire dalla mia comfort zone e crescere ulteriormente.

Passare ad una squadra World Tour è qualcosa di totalmente nuovo per me, sarà una curva di apprendimento ripida e imparerò dai migliori; la combinazione di strada e MTB è rinfrescante e non vedo l'ora di vedere dove potrà arrivare questo viaggio”.

A proposito di Pidcock, di cui accennavamo in apertura, ci sono novità in tema di ciclomercato o meglio... non ce ne sono, nel senso che il classe 1999 di Leeds, arrivato ad un passo dall'addio alla Ineos Grenadiers (nonostante un contratto valido sino al 2027) dopo gli ultimi burrascosi mesi compresa la clamorosa esclusione dal Lombardia, sembra che alla fine dei conti possa rimanere con la realtà britannica nella quale è cresciuto. L'oro di Tokyo e Parigi era presente al primo raduno della pre season, in questi giorni a Manchester, ed è trapelato che, dopo aver parlato con squadre (Professional) come Tudor e Q36.5, la clausola per andarsene abbia rappresentato un ostacolo troppo alto.

Come verranno gestiti i rapporti e anche il calendario di Pidcock, che aveva dichiarato di voler puntare maggiormente sulla strada nel 2025, è tutto da vedere...

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