La prima classica World Tour di Arnaud De Lie: rimonta pazzesca per prendersi Québec City!

La prima classica World Tour di Arnaud De Lie: rimonta pazzesca per prendersi Québec City!
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La prima classica World Tour di Arnaud De Lie: rimonta pazzesca per prendersi Québec City!

Il talentuosissimo belga della Lotto-Dstny piega Strong e Matthews, mentre Laporte si spegne sul più bello e non ci sono italiani in top ten. Domenica la rivincita a Montréal.

La prima perla a livello di classiche World Tour, per un talento fenomenale (parliamo di un classe 2002) che deve solo affinare e gestire la sua forza prima di poter vincere davvero parecchio.

Arnaud De Lie fa qualcosa di pazzesco, ma neppure troppo per chi conosce bene questo ragazzo che è il futuro della Lotto-Dstny (non a caso la formazione del suo paese l'ha blindato ufficialmente pochi giorni fa, firmando un contratto sino a fine 2026), dominando lo sprint che ha deciso la 12^ edizione del GP de Québec, il primo dei due appuntamenti del massimo circuito sulle strade canadesi (domenica ci sarà la rivincita a Montréal su un percorso decisamente più duro).

Devastante la rimonta del ventunenne belga, praticamente oltre la 20esima posizione a 400 metri dall'arrivo del lungo rettilineo, al 4-5% di pendenza, che caratterizza da sempre il finale nel cuore di Québec City.

In precedenza si era visto ben poco, con la fuga di giornata formata da 4 uomini tra cui Gianmarco Garofoli dell'Astana, e soprattutto l'attacco del campione in carica Benoit Cosnefroy a meno di 4 km dalla conclusione sullo strappo più impegnativo, con gli uomini di Michael Matthews in particolare a chiudere sul transalpino.

Poi era stato perfetto Tiesj Benoot a lanciare Christophe Laporte, uno dei favoriti attesi sin dalla vigilia, ma il transalpino della Jumbo-Visma non ha proprio avuto le gambe per uscire, mentre Corbin Strong, giovane neozelandese in forza alla Israel-Premier Tech, sognava il colpaccio essendo ancora in testa a 100 mt dalla linea, quando alla sua sinistra è comparsa la furia De Lie che ha vinto nettamente.

Terzo posto, ed è il sesto podio per lui nella corsa che ha vinto nel 2018 e 2019, per Michael Matthews che ha saltato negli ultimi metri Alex Aranburu, 4° davanti a Mohoric, lo stesso Laporte, il danese Kamp, Hirschi che è risultato il migliore della UAE Emirates, Alaphilippe (9°) e Skjelmose Jensen (10°). Il migliore degli italiani? Kristian Sbaragli, con il toscano dell'Alpecin-Deceuninck 14°.

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