La Sanremo più bella di sempre? Tutte le emozioni di MVDP, Ganna e Pogacar (e di Wiebes regina) nel post gara

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La Sanremo più bella di sempre? Tutte le emozioni di MVDP, Ganna e Pogacar (e di Wiebes regina) nel post gara

Sabato abbiamo vissuto una Classicissima pazzesca, con il secondo trionfo in via Roma di Mathieu Van der Poel. "E' stata una corsa durissima con due avversari straordinari". Pippo eroico: "Mi hanno fatto perdere 10 anni di vita...". E il campione del mondo promette: "Tornerò per vincerla".

Forse la Sanremo più bella di sempre, un confronto a tre semplicemente stellare e risolto dallo sprint del “Divino”, dominante nella soluzione di via Roma che è sua come nel 2023.

Mathieu Van der Poel ha vinto l’edizione 116 della “Classicissima”, stroncando Filippo Ganna, secondo come due anni fa alle spalle dell’ex iridato, e un Tadej Pogacar che ha fatto la corsa, l’ha distrutta sulla Cipressa ma non è riuscito a staccare MVDP, prima del rientro di Pippo all’altezza della flamme rouge per regalarci il brivido finale.

Video : Van der Poel

“E’ molto emozionante tornare a vincere la Milano-Sanremo, sia perchè è un'altra monumento nel mio palmares (la settima in carriera, ndr), sia per l'andamento particolare del finale, in una corsa che è stata durissima – ha raccontato Mathieu nel post gara - Sono in uno dei momenti di forma migliori in carriera. Mi sentivo bene alla Tirreno Adriatico, però ero consapevole che per arrivare al top avrei dovuto riposare qualche giorno.

Sapevo che Pogacar difficilmente avrebbe potuto staccarmi sul Poggio, quindi quando sulla Cipressa ho visto Tim Wellens portarsi in testa al gruppo mi sono attaccato alla sua ruota. In realtà è stata una giornata difficile, soprattutto nella prima parte. Quando abbiamo superato il Turchino e la temperatura si è alzata, la gamba ha iniziato a girare meglio. Ringrazio il team per il supporto, anche oggi sono stati fondamentali per il mio successo”.

Video : Tadej Pogacar ci prova in ogni modo: i suoi attacchi alla Milano- Sanremo

Filippo Ganna ha sfiorato di nuovo la sua prima monumento, che l’Italia attende dal 2018 di Vincenzo Nibali, ma non può che essere orgoglioso di una prestazione fantastica: “Una delle migliori della mia carriera, ma ho perso 10 anni di vita dietro a quei due… - ha sorriso il verbanese della Ineos - Sono molto felice di come sia andata, me la sono giocata fino all'ultimo contro gli ultimi due campioni del mondo, ad un certo punto ero oltre il limite.

Sul Poggio sono salito del mio ritmo, poi ho rischiato in discesa per rientrare. Non credo che potessi fare meglio di così, ma tornerò per provare a vincere”.

Stesso obiettivo, quello di conquistare finalmente la Classicissima, per un Tadej Pogacar che è di nuovo terzo, come nel 2024, mai però era andato così vicino a staccare tutti per involarsi in maglia iridata (42 anni dopo Giuseppe Saronni, ultimo campione del mondo ad imporsi a Sanremo). “Vedremo se abbiamo sbagliato qualcosa, ma credo che come team sia stata corsa un’ottima gara, forse è mancato a me il picco, un po’ di potenza – la prima analisi dell’asso sloveno faro della UAE Emirates – Di sicuro ci riproverò”.

Regina della corsa femminile, tornata dopo ventuno anni, un’altra olandese che è la campionessa europea in carica Lorena Wiebes, capace di risolvere negli ultimi 50 metri uno sprint combattutissimo con l’eterna, meravigliosa Marianne Vos. Gran parte del successo della velocista (ma è molto più di questo) della SD Worx, va addebitato a Lotte Kopecky che ha raggiunto negli ultimi 200 metri una fantastica Elisa Longo Borghini, che ai 2 km aveva piazzato la stoccata che sarebbe risultata vincente senza la trenata mostruosa dell’iridata. “E’ certamente la vittoria (sono già 98 in bacheca e parliamo di una classe 1999…) più importante della mia carriera, la squadra e Lotte hanno fatto un lavoro incredibile – ha raccontato Wiebes nel suo post – E’ stato talmente bello che già penso di voler tornare per cercare il bis”.

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