Lenny Martinez e Biniam Girmay, successi di qualità tra Mercan'Tour e Circuit Franco-Belge

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Lenny Martinez e Biniam Girmay, successi di qualità tra Mercan'Tour e Circuit Franco-Belge

Il calendario internazionale ha proposto, in questo mercoledì, la classica francese (categoria 1.1) sulle montagne di Valberg, con lo scalatore della Groupama-FDJ che stronca Berthet e ottiene la quinta vittoria stagionale. A Mont de l'Enclus (in una corsa Pro Series), torna ad alzare le braccia al cielo, dopo la delusione per il ritiro dal Giro d'Italia, l'eritreo che piega Zingle e Hirschi dopo un gran attacco di Rota.

Due successi di qualità, per corridori di primo livello come Lenny Martinez e Biniam Girmay.

Da una parte, il classe 2003 francese si prende la quinta gara in stagione, lui che cominciò staccando tutti al Trofeo Laigueglia 3 mesi fa, conquistando in solitaria la Mercan'Tour Classic Alpes Maritimes, corsa di un giorno categoria 1.1 sulle montagne attorno a Valberg.

Sul Col de la Couillole, oltre 15 km al 7,5% di pendenza media, si è fatta la gara con Clément Berthet che in un primo tempo aveva staccato tutti, prima che lo stesso talento della Groupama-FDJ (che debutterà al Tour de France tra un mese) lo riprendesse e staccasse di qualche secondo in vetta, a 13 km dalla conclusione. I due francesi si sono poi riuniti per volare assieme negli ultimi 10 km verso il traguardo, ma a 800 metri dall'arrivo il figlio d'arte è riuscito a staccare il connazionale, tagliando la linea del traguardo con 10” su Berthet (Decathlon) e 15 rispetto al duo formato dal belga Vanhoucke (Lotto-Dstny) e dal colombiano Sosa (Movistar), con Davide Formolo 15° e miglior italiano.

Al Circuit Franco-Belge, classica di categoria ProSeries che, sotto varie denominazioni, è arrivata all'83esima edizione, si è imposto nettamente sullo strappo di Mont de l'Enclus un ritrovato Biniam Girmay, che regala il successo alla sua Intermarché dopo l'amarissimo ritiro dal Giro, causa caduta nella quarta tappa. Il 24enne eritreo ha piegato Axel Zingle (Cofidis) e Marc Hirschi (UAE Emirates), con Vincenzo Albanese (Arkéa) buon sesto e un altro italiano ottimo protagonista, Lorenzo Rota, che sul muro più duro (il Knokteberg a 12 km dal gong), se n'era andato con Tiller e Bax, prima di vedere svanire le sue chances a 700 metri dalla linea d'arrivo.

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