Mercoledì la grande sfida sul Mur de Huy tra Alaphilippe e Pogacar, ma non solo: ecco la Freccia Vallone

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Mercoledì la grande sfida sul Mur de Huy tra Alaphilippe e Pogacar, ma non solo: ecco la Freccia Vallone

La settimana delle Ardenne si apre con la classica che terminerà sull'iconico muro: il campione del mondo cerca il poker, lo sloveno vuole aggiungere un'altra perla al suo palmares e attenzione all'ultima grande recita di Alejandro Valverde, qui vincitore 5 volte. Tra le donne ci riprovano Longo Borghini e Cavalli.

La Freccia e poi la Liegi, per chiudere la campagna delle classiche con le grandi sfide sulle cotes ardennesi.

Mercoledì sarà il Mur de Huy il giudice finale, come da tradizione, di una Freccia Vallone grandi firme, se pensiamo che, a parte l'assenza di Primoz Roglic (e quella dell'ultima ora di David Gaudu, capitano della Groupama-FDJ che a causa della bronchite perderà anche la Liegi così come lo sloveno, fermato dai guai al ginocchio), ci saranno tutti gli attesi protagonisti di queste corse.

Da Blegny all'iconico muro di 1300 mt al 10% di pendenza media, saranno 202 km con triplo passaggio a Huy, anticipato l'ultima volta dalla Cote de Cherave, quando mancheranno poco meno di 7 km al termine.

Difficile, però, anticipare il verdetto prima di quei 400 metri conclusivi che raggiungono picchi al 19% e sui quali si è sempre esaltato Julian Alaphilippe: nonostante una primavera tribolata, è il campione del mondo il principale favorito (sarebbe il quarto successo dopo quelli del 2018, 2019 e 2021) per sbloccare una Quick Step-Alpha Vinyl in difficoltà e che punterà anche su Remco Evenepoel, al debutto alla Freccia e molto brillante la scorsa settimana al Brabante.

Attenzione però ad uno squadrone come la UAE Emirates guidata da Tadej Pogacar: il fuoriclasse sloveno, alla sua seconda partecipazione a questa gara, vuole un'altra classica dopo la Strade Bianche e prima di tentare il bis alla Liegi, con “Pogi” affiancato da uomini adattissimi a questo finale come Marc Hirschi, che non a caso vinse l'edizione 2020, Diego Ulissi e Juan Ayuso.

La Movistar, invece, punterà tutto su Alejandro Valverde, che a Huy ha trionfato cinque volte e cercherà un altro podio, dopo quello del 2021 alle spalle di Alaphilippe e Roglic, per salutare la “sua” gara nell'ultimo anno di attività del fuoriclasse murciano. Tra i primi 5 favoriti non può che esserci Benoit Cosnefroy, faro dell'AG2R Citroen, in grande condizione e già sul podio alla Freccia 2020.

A più punte invece la Bahrain-Victorious, con Dylan Teuns ma lo stesso Damiano Caruso che può fare bene, come Jack Haig e magari Gino Maeder. E poi Michael Matthews per la BikeExchange, così come due veterani (entrambi in forza alla Israel) che rispondono ai nomi di Jakob Fuglsang e Michael Woods, già nella top 3 a Huy ma reduci da una prima parte di 2022 molto complicata.

Non si possono escludere dal pronostico per le prime posizioni neppure Pidcock e Kwiatkowski, che assieme a Martinez guideranno una Ineos Grenadiers di grande qualità, Warren Barguil (Arkéa-Samsic), Tim Wellens (Lotto-Soudal) e la coppia Jumbo-Visma formata da Vingegaard e Benoot.

Casa Italia? Oltre a Caruso, ci proverà Vincenzo Nibali che, però, certamente dovrà provare ad anticipare un arrivo per corridori più esplosivi rispetto al siciliano leader dell'Astana, Ciccone e Brambilla in seno alla Trek-Segafredo, e il già citato Ulissi che, però, rischia di essere chiuso nella UAE Emirates.

La gara maschile (che terminerà poco dopo le ore 16.30) verrà anticipata anche quest'anno da quella femminile, naturalmente con lo stesso arrivo sul Mur de Huy. Non ci sarà colei che l'ha domato sette volte, Anna Van der Breggen che si è ritirata al termine della scorsa stagione, quindi pronostico apertissimo con Annemiek Van Vleuten in caccia della prima grande vittoria di peso in questo 2022, per una Movistar che conterà anche su una brillantissima Arlenis Sierra.

Fa paura Demi Vollering, leader dello squadrone SD Worx, ma ci sarà anche tanto tricolore là davanti come ormai ci siamo abituati in questa campagna strepitosa. Elisa Longo Borghini, quattro giorni dopo il trionfo di Roubaix, ci riproverà con la sua Trek-Segafredo, come Marta Cavalli (5^ all'inferno del nord dopo aver vinto l'Amstel) che farà coppia con Cecilie Ludwig nella FDJ Nouvelle Aquitaine. E poi Sofia Bertizzolo (UAE) e Soraya Paladin, tra le punte della Canyon SRAM che propone anche la svizzera Chabbey, altra atleta in condizioni di forma eccezionali.

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