Molano rinasce a Burgos, Grégoire, De Lie e Waerenskjold che squilli di talento tra Francia, Belgio e Danimarca

Non vinceva da marzo, dopo aver colpito tra UAE Tour e GP de Denain, prima di subire un grave incidente in allenamento finendo contro un'auto e perdendo il resto della primavera, con un lungo recupero per ritrovare la forma in vista Vuelta Espana.

Juan Sebastian Molano ora è davvero ritrovato, con il terzo successo stagionale arrivato nella 1^ tappa, l'unica dedicata agli sprinter, della 45esima Vuelta a Burgos: sul traguardo della città-capoluogo, è partita l'edizione 2023 della corsa Pro Series scelta anche da Primoz Roglic per avvicinarsi al terzo GT dell'anno.

Volatona doveva essere e così è stato, ma col brivido visto che dopo aver raggiunto senza troppi patemi i fuggitivi di giornata, con Mattia Bais (Eolo-Kometa) ultimo a mollare ai -12 km, il gruppo ha dovuto soffrire per chiudere su Lennard Kamna, che ha attaccato ai -9 e solo a poco più di 3 km dalla linea ha alzato bandiera bianca. Molano ha vinto nettamente davanti a Ivan Garcia Cortina (Movistar) e un Edoardo Affini che ha avuto via libera, in casa Jumbo-Visma, per giocarsela e provare ad anticipare, con il mantovano ottimo terzo dopo aver perso la piazza d'onore solo negli ultimissimi metri. Sesto posto per Andrea Vendrame, alle spalle di Victor Koretzky (reduce dal 4° posto mondiale in MTB) e Iuri Leitao, ovvero il portoghese fresco campione del mondo su pista.

Mercoledì ci sarà già una cronometro cruciale di 13 km, poi il tappone del terzo giorno con il Picon Blanco.

Prima di cinque frazioni anche al Giro di Danimarca (sempre di categoria ProSeries), con il circuito attorno ad Aalborg che ha acceso la bagarre e visto un talento come Soren Waerenskjold (Uno-X) regalarsi la quarta perla da pro nel suo 2023 subito ad altissimi livelli. Il classe 2000 norvegese ha piazzato una stoccata perfetta, partendo a 4 km dalla conclusione per anticipare di 6 secondi l'atteso sprint di Fabio Jakobsen e Mads Pedersen, rispettivamente secondo e terzo (con Luca Colnaghi decimo). In chiave classifica, Waerenskjold sarà temibilissimo per gli stessi danesi della Lidl-Trek, Skjelmose Jensen e Pedersen, visto che a cronometro va fortissimo...

A proposito di giovani, è arrivato il bis, 48 ore dopo lo sprint dominato alla Polynormande, per un imprendibile Arnaud De Lie al Tour of Leuven: sul circuito dei Mondiali 2021, il belga della Lotto-Dstny si è preso la corsa che di fatto è il vecchio GP Jef Scherens. Dominio della sua squadra, con tre uomini tra i sette che hanno fatto la differenza nei 15 km finali, e Victor Campenaerts decisivo per il compagno, che ha rischiato però di farsi beffare dal connazionale Stan Van Tricht (Soudal), saltato solo negli ultimi 30 mt.

Secondo posto per l'alfiere di casa Lefevere, terzo il fresco campione del mondo U23, Axel Laurance, davanti all'altro transalpino, Axel Zingle, mentre Giacomo Nizzolo è risultato il migliore degli italiani, nel gruppo principale (con Oldani e Démare) giunto ad oltre un minuto dai migliori.

Infine la tappa n° 1 del Tour du Limousin, con l'arrivo di Bénévent L'Abbaye che ha fatto subito grande selezione: dominio della Groupama-FDJ che ha lanciato quello splendido talento che risponde al nome di Romain Grégoire, capace di fare la differenza sull'ultimo GPM ai -13 km e poi guadagnare ancora, per tagliare il traguardo in lieve ascesa con 19” di vantaggio sul connazionale Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen) e il compagno di team Michael Storer. Quarto a 29 secondi Lorenzo Rota, che proverà a giocarsi un bel piazzamento nella generale sull'arco delle quattro frazioni previste.