Per Jay Vine doppietta da sogno alla Vuelta, Evenepoel solidissimo. Yates, tappa e maglia in Germania

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Per Jay Vine doppietta da sogno alla Vuelta, Evenepoel solidissimo. Yates, tappa e maglia in Germania

Anche sul secondo arrivo in salita vince l'australiano (nuovo leader della montagna), questa volta con una fuga da lontano per regolare Soler nel finale. Il belga fa ancora selezione e solo Mas e Roglic reggono. Al Deutschland Tour, Bettiol cede la maglia allo scatenato britannico.

Una doppietta da sogno per Jay Vine e un rosso sempre più... rosso per un Remco Evenepoel ben più maturo dei suoi 22 anni.

La Vuelta Espana, giunta all'ottava tappa, esplode nuovamente sulle dure rampe di Collau Fancuaya, dove va in scena un altro show del 26enne australiano in forza all'Alpecin-Deceuninck; certo, Vine è già fuori classifica e “libero”, ma questa volta, dopo aver battuto tutti al Pico Jano, se ne va praticamente dopo una decina di km in una fuga di dieci uomini, conquista pure i punti per vestire (con margine) la maglia a pois blu di leader della montagna, e poi stacca i compagni di avventura nei 6 km finali.

Alle sue spalle, distanti 43 secondi, ecco Marc Soler (già vincitore di tappa a Bilbao) al secondo posto appena davanti al veterano Rein Taaramae, mentre Thibaut Pinot cede qualcosa nel finale ed è 4°, poco prima dei grandi. A 1'20” arriva il “terzetto delle meraviglie”, con Evenepoel che stacca chiunque, nuovamente, tranne Mas (che aveva retto la sua ruota pure due giorni fa) e un ritrovato Roglic, mentre Simon Yates perde altri 13” assieme a Carlos Rodriguez, con il campione spagnolo che rischia di diventare il nuovo faro della Ineos, visto che Geoghegan Hart finisce alle sue spalle e Sivakov crolla.

Malino anche i capitani della UAE Emirates, con Almeida e Ayuso che arrivano in coppia a 2'10”, poco davanti a O'Connor e Hindley, con il vincitore del Giro che risale in top ten nella generale ma non pare certo al livello della corsa rosa.

Una GC che vede Evenepoel al comando sempre con 28” nei confronti di Mas (martedì, dopo il riposo, ci sarà però una crono nettamente favorevole all'alfiere della Quick-Step) e 1'01” su Roglic, che guadagna sugli inseguitori con il duo Ineos formato da Rodriguez e Geoghegan Hart rispettivamente a 1'47” e 1'54”. Si va sopra i 2 minuti di distacco per trovare Ayuso e Yates, vicini ai 3' con Almeida, Hindley e O'Connor.

Distacchi già pesantissimi, e domenica ci sarà il muro di Les Praeres (ultimi 4 km vicini al 13% di media).

Tappa decisiva, anche se domani a Stoccarda non mancheranno i tranelli nel circuito finale, al Giro di Germania: la penultima frazione, con l'unico arrivo in salita a Schauinsland, sotto una pioggia battente, vede Adam Yates staccare tutti per conquistare successo di giornata e maglia di leader con 30” netti nei confronti di Pello Bilbao, secondo anche sul traguardo.

Terzo di tappa e in GC Mauri Vansevenant, anche se in questo caso rimane tutto aperto per il podio finale che saluta Alberto Bettiol, oggi in maglia rossa da primatista della classifica, ma che non ha potuto fare nulla per reggere il ritmo dei migliori su una salita troppo dura per le caratteristiche del toscano in forza alla EF. Discreta la prestazione di Davide Formolo, 13° in questa 4^ giornata di corsa e nella generale, proprio davanti a Bettiol.

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