Pippo Ganna vuole un super record dell'ora. Pinarello e la bici stampata in 3D: "Siamo pronti"

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Pippo Ganna vuole un super record dell'ora. Pinarello e la bici stampata in 3D: "Siamo pronti"

Sabato a Grenchen il tentativo del fuoriclasse verbanese, che si è preparato al meglio nel velodromo di Montichiari. Parla il costruttore trevigiano, da un mezzo ricco di novità ai mille dettagli necessari per entrare nella storia.

Filippo Ganna è pronto, il giorno in cui provare a realizzare un super record dell'ora, non “semplicemente” battere quello realizzato da Dan Bigham lo scorso 19 agosto nello stesso velodromo di Grenchen che ospiterà il tentativo del colosso piemontese, è sempre più vicino.

Sabato 8 ottobre, a partire dalle ore 20.00 (ci sarà pure la diretta tv su Eurosport dalle 19.45), il 26enne in forza alla Ineos Grenadiers, che ha investito tantissimo per questo primato, scenderà sulla pista svizzera supportato da uno staff di primissimo livello, da coach Dario David Cioni che lo segue ormai da anni come il ct della nazionale azzurra su pista, Marco Villa, che poi avrà “Top Ganna” a disposizione per i campionati del mondo in programma la prossima settimana.

Bisogna battere i 55,548 km percorsi nell'ora da Bigham, ingegnere britannico che lavora per la Ineos ed è stato, di fatto, “apripista” del tentativo di Ganna che punta, anche se le dichiarazioni sono sempre di basso profilo, ad innalzare l'asticella fin dove, forse, questo record rimarrà inattaccabile per molto tempo.

Fausto Pinarello, intercettato da Carlo Malvestio di “tuttobiciweb”, ha parlato in particolare della straordinaria bicicletta sulla quale Pippo affronterà una prova così dura: una Bolide F HR 3D tutta tricolore, per un prodotto che Pinarello lancia con una novità enorme, quella di un mezzo per la prima volta realizzato con l'uso della stampante in 3D. “Siamo pronti, le indicazioni che ci ha dato Bigham sono state più che buone e rispetto alla bici utilizzata in quell'occasione, abbiamo fatto delle minime modifiche a manubrio e cuscinetti – le parole del costruttore trevigiano, che già entrò nella storia con Miguel Indurain e Sir Bradley Wiggins – È una bicicletta veramente veloce, la rimozione della “regola 3:1” ci ha permesso di progettare un telaio che riduce al massimo l'area frontale, con i mozzi delle ruote e il movimento centrale più stretti del normale e sezioni di profili aerodinamici più lunghi e più sottili.

Il telaio e la forcella della bici sono stati pensati per sfruttare una nuova lega chiamata Scalmalloy, una lega di scandio, alluminio e magnesio ad alta resistenza, un materiale aerospaziale specificamente progettato per la stampa 3D, che era l'unica maniera utile per dare vita a questa bici. Forse in titanio sarebbe stata un po' più leggera, ma avrebbe perso qualcosa in rigidità. In carbonio, invece, era impossibile realizzarla con queste misure e con queste tempistiche. A maggio durante il Giro d'Italia ne abbiamo parlato per la prima volta e in 3-4 mesi abbiamo realizzato la bicicletta”.

Ora, toccherà al suo “padrone” guidarla verso il record.

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