Pogacar favorito anche alla Freccia, priva di Alaphilippe e Teuns. Tra le donne, Longo Borghini e Persico ci provano

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Pogacar favorito anche alla Freccia, priva di Alaphilippe e Teuns. Tra le donne, Longo Borghini e Persico ci provano

Mercoledì il secondo appuntamento del Trittico delle Ardenne, con lo sloveno sfidato da Pidcock e Cosnefroy, occhio a Bagioli. Intanto Vingegaard rinnova con la Jumbo-Visma sino al 2027.

Tempo di vigilia per la Freccia Vallone, penultima classica della lunga campagna del nord che vede un grande favorito su tutti, anche se i precedenti sul Mur de Huy non sono eccezionali per Tadej Pogacar.

Ed è notizia di questa mattina che il grande rivale dell'asso sloveno al prossimo Tour de France, ovvero Jonas Vingegaard, ha firmato un ricco prolungamento contrattuale con la Jumbo-Visma: il danese maglia gialla in carica, che rivedremo in gara solo tra poco meno di due mesi al Giro del Delfinato in preparazione alla Grande Boucle, vestirà giallonero sino al 2027.

Intanto, Pogacar vuole proseguire nella sua striscia vincente e, dopo Fiandre e Amstel, tenterà l'assalto anche al suo primo successo sull'iconico arrivo della Freccia: l'edizione 87 scatterà mercoledì alle ore 11.50, con arrivo previsto attorno alle 16.30 e diretta tv dalle 14.30 su Eurosport 2 e Rai Sport.

Percorso nel solco della tradizione, 194 km con tripla scalata al Mur de Huy, preceduto da Cote d'Ereffe e Cote de Cherave che, però, difficilmente potranno evitare che tutto si decida negli ultimi 1300 mt con pendenze che arrivano sino al 19%. A meno che “Pogi” decida di anticipare, come ormai ci ha abituato a fare, basti pensare anche solo all'attacco ai -90 km dal gong di domenica scorsa a Valkenburg.

Favorito nonostante, come dicevamo, un feeling relativo con questa corsa, che domani potrebbe avvicinarlo a completare il trittico delle Ardenne con la Liegi di domenica già all'orizzonte: il leader della UAE Emirates fu 53esimo al debutto sulle cotes della Freccia nel 2019, poi 9° nel 2020, non partì nel 2021 per l'allarme che scattò in seno al team (saltarono tutti la corsa, poi Pogacar vinse 4 giorni più tardi la Liegi) e concluse “solo” 9° lo scorso anno.

Al suo fianco Ulissi e Hirschi su tutti, ma il fenomeno di Komenda è ancora più in cima al pronostico perchè mancano pure i grandi specialisti di un arrivo così esplosivo: senza il maestro di Huy, Alejandro Valverde, ritiratosi dopo aver concluso 2° pure nel 2022 a 42 anni, lui che ha trionfato 5 volte qui, ma pure il tre volte vincitore Julian Alaphilippe, che rivedremo probabilmente alla Liegi dopo i guai al ginocchio post caduta al Fiandre, e il campione in carica Dylan Teuns, fermato da uno stato influenzale che l'ha costretto senza bici negli ultimi dieci giorni.

Il primo rivale di “Pogi” potrebbe essere, come domenica scorsa per lunghi tratti dell'Amstel, un Thomas Pidcock faro unico della Ineos Grenadiers, ma anche Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen) e Michael Woods (Israel), qui già a podio.

Forse più indietro in un'ipotetica griglia di partenza elementi come Higuita, punta della Bora-Hansgrohe con Hindley, Bilbao e Landa nella Bahrain-Victorious, Gaudu e Madouas nella Groupama-FDJ, ma anche un altro transalpino in gran forma come Victor Lafay (Cofidis, dove ci saranno anche Jesus Herrada e Guillaume Martin).

E poi ancora Mas e Aranburu nella Movistar, il duo della Jumbo-Visma composto da Benoot e Valter, come quello dell'EF-EasyPost con lo scatenato Ben Healy di questo periodo, anche se l'irlandese non si adatta troppo ad un arrivo del genere, e Neilson Powless reduce però dalla caduta all'Amstel.

E potrebbe giocarsi almeno la top five il capitano, senza Alaphilippe, della Soudal-Quick Step: è Andrea Bagioli, 8° al Brabante e 6° all'Amstel, con l'Italia che proverà a giocarsi qualcosa di buono anche con Giulio Ciccone (occhio in casa Trek-Segafredo anche a Skjelmose Jensen), Matteo Sobrero, Lorenzo Rota e nell'Astana a Battistella e Velasco.

Azzurre che sono invece tra le principali favorite della corsa femminile, che vivremo in diretta tv sin dalle ore 11.00 (l'arrivo è previsto attorno alle 12.30), sempre su Eurosport 2 e Rai Sport. Edizione numero 26, lungo 127 km con Huy naturalmente giudice finale: la Trek-Segafredo punterà su una coppia di scalatrici come Elisa Longo Borghini e Gaia Realini, capaci di regalare spettacolo all'UAE Tour ad inizio stagione e con la verbanese che sogna la sua classica preferita, dopo tantissimi piazzamenti.

Nel team italo-statunitense ci sarà il rientro della neo mamma Lizzie Deignan, con le grandi rivali della SD Worx, reduci dall'ennesima doppietta all'Amstel, che non avranno Lotte Kopecky ma punteranno tutto su Demi Vollering, appunto in trionfo nella corsa di casa. Van Vleuten e Lippert fanno paura per una Movistar d'attacco, anche se la campionessa del mondo non è al top, ma occhio anche al duo Paladin e Niewiadoma, 5^ e 4^ all'Amstel, per la Canyon-SRAM, come quello tutto italiano della UAE di Persico e Magnaldi.

E la vincitrice dell'edizione 2022? Marta Cavalli si consacrò battendo Van Vleuten 12 mesi fa e proverà a rinascere proprio nell'appuntamento di domani, con la FDJ-Suez che potrà contare anche su Cecilie Ludwig, decisamente adatta ad un arrivo come quello di Huy.

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