Pogacar ha già deciso: "Punto a Sanremo, Fiandre, Tour e Mondiale". Ritiro dal 10 dicembre in Spagna

Tadej Pogacar ha le idee molto chiare in vista della prossima stagione che, per la UAE Emirates, comincerà di fatto il prossimo 10 dicembre, con il primo vero raduno (dopo quello per sponsor e partner andato in scena nelle scorse settimane a Dubai) sulle strade di Alicante, che ospiteranno lo sloveno e i suoi compagni di squadra sino al 21 del mese.

Il 2023 della compagine emiratina comincerà, come per tutte le formazioni World Tour, il 17 gennaio con il ritorno (dopo due edizioni cancellate causa covid) del Tour Down Under in Australia, ma per vedere Pogacar in azione bisognerà attendere probabilmente un altro mese, con primo obiettivo che dovrebbe risultare, come nelle ultime stagioni, l'UAE Tour che è la corsa di casa della squadra.

In ottica grandi obiettivi, però, il classe '98 due volte vincitore del Tour ha parlato a “La Gazzetta dello Sport” indicando almeno quattro corse cardine del suo programma: “Ci riproverò con la Sanremo (fu quinto lo scorso marzo, attaccando più volte sul Poggio), così come al Fiandre (4° posto amarissimo nel 2022 dopo una corsa eccezionale), poi penso al Tour e al Mondiale”.

Tra il tentativo di tris alla Grande Boucle, per riprendersi la maglia gialla ceduta a Jonas Vingegaard, e il nuovo assalto iridato ad inizio agosto a Glasgow, “Pogi” mirerà dritto anche alle Ardenne, Liegi in primis, poi chissà se avrà ancora forze nel finale di stagione per una possibile abbinata Vuelta-Lombardia, con la classica delle foglie morte già conquistata nelle ultime due edizioni.

Dall'altra parte, dovrebbero essere pochi gli scontri con Remco Evenepoel, ormai indirizzato verso il ritorno al Giro d'Italia (ennesima conferma arrivata nelle scorse dal portale Het Laastse Nieuws), con esordio del campione del mondo già a fine gennaio, dal 22 al 29 del mese, alla Vuelta a San Juan.

Sulle strade di Argentina, per un'altra corsa a tappe che torna dopo 3 anni, il fenomeno belga troverà anche Filippo Ganna (che riuscì a piegare in un bellissimo duello a cronometro e in classifica nel 2020, ultima edizione disputata), Elia Viviani, Egan Bernal, per una Ineos formato “gigante”, e lo stesso Peter Sagan.