Pogacar operato allo scafoide, il rientro a giugno. Evenepoel fa rotta sul Giro: "Non ho tempo di godermi la Liegi"

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Pogacar operato allo scafoide, il rientro a giugno. Evenepoel fa rotta sul Giro: "Non ho tempo di godermi la Liegi"

Non cambiano i programmi dello sloveno, che sarà al via della corsa di casa prima del Tour, anche se lo stop (almeno per gli allenamenti su strada) sarà di qualche settimana. Il trionfatore della "Doyenne" pensa alla maglia rosa e ammette: "Dispiace per Tadej, è stato molto sfortunato".

Una Liegi a due facce, quelle attese di Tadej Pogacar e Remco Evenepoel.

Avrebbero dovuto sfidarsi finalmente al top della condizione in una grande classica, ma ci si è messa di mezzo una caduta, provocata dalla doppia foratura di Mikkel Honoré che ha fatto volare a terra il danese (e qui bisognerebbe tornare a discutere sull'utilizzo dei tubeless, visto che non è il primo caso), mentre il leader della UAE Emirates non ha potuto evitarlo.

Frattura dello scafoide e dell'osso semilunare, la diagnosi per il fuoriclasse sloveno che, anziché provare a completare il trittico delle Ardenne, si è trovato sotto i ferri già ieri pomeriggio, proprio mentre il campione del mondo andava a trionfare sul traguardo di Liegi; il prof. Joris Duerinckx, specialista della mano allo Ziekenhuis Oost-Limburg, ha operato Pogacar allo scafoide e l'intervento al polso sinistro è perfettamente riuscito. “Lunedì il corridore tornerà a casa per il recupero e la riabilitazione”, ha confermato il dottor Adrian Rotunno, medico sociale della UAE Emirates.

Anche se la formazione guidata da Mauro Gianetti non si sbilancia, i tempi sarebbero attorno alle 5-6 settimane per un recupero completo, ma è chiaro che, almeno sui rulli, “Pogi” potrà lavorare già molto prima, per poi cominciare su strada la preparazione verso il Tour de France (al via il 1° luglio da Bilbao), passando come previsto dalla partecipazione di metà giugno al “suo” Giro di Slovenia. L'avvicinamento alla Grande Boucle non sarà quello ideale, ma non dovrebbe risultare compromesso.

Dall'altra parte, c'è la gioia di Remco Evenepoel che ha regalato alla Soudal-Quick Step il bis nella decana delle classiche: “Provo grande orgoglio, è bellissimo vincere una corsa del genere con questa maglia addosso – le parole del belga classe 2000 nel post corsa - Volevo proprio la foto con questi colori sul traguardo della Liegi, per poterla mettere in camera.

Tadej? Dispiace molto, so che per fortuna non è una cosa troppo grave e ora spero che vada tutto bene per il suo recupero. È stato molto sfortunato”.

Tra meno di due settimane lo start del Giro d'Italia, il secondo della carriera per Remco. Sarà il primo, però, dove punterà davvero in maniera decisa alla maglia rosa finale: “Non ho il tempo di godermi questo successo, ma avevo comunque promesso ai miei compagni che se avessi vinto saremmo andati a mangiare le patatine fritte stasera (ieri, ndr). Poi il focus sarà tutto sul Giro”.

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