Pogacar stuzzica e fa sognare: non chiude le porte al Giro e va in ricognizione... nella Foresta di Arenberg

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Pogacar stuzzica e fa sognare: non chiude le porte al Giro e va in ricognizione... nella Foresta di Arenberg

Dopo aver parlato di "una decisione dopo le classiche" riguardo alla possibilità di preferire ancora la corsa rosa alla Vuelta (ma la partecipazione bis al Giro rimane improbabile), il campione del mondo oggi è stato immortalato sulle pietre dell'Inferno del Nord. La Roubaix non è nel suo programma per il 2025, ma con lo sloveno mai dire mai...

Stuzzica e fa sognare, ancora una volta, Tadej Pogacar.

Il dominatore assoluto anche del 2024, che inaugurerà il nuovo anno lunedì prossimo, sulle strade dell’UAE Tour, ha definito a grandi linee il programma per la stagione, ma rimangono aperte un paio di porte che, di conseguenza, potrebbero portare a variazioni importanti.

Se Strade Bianche e Milano-Sanremo saranno i grandi obiettivi di marzo, prima di tuffarsi sulle classiche del nord con Fiandre e poi trittico delle Ardenne da affrontare (ma ci sarà anche il debutto alla Gand-Wevelgem), ecco che sui due grandi giri da affrontare non vi è ancora la certezza che siano Tour de France e Vuelta Espana.

La Grande Boucle sì, al 100%, ma proprio nei giorni scorsi l’iridato e faro della UAE Emirates non ha chiuso le porte alla partecipazione bis al Giro d’Italia: “Deciderò solo dopo le classiche”, ha detto Pogacar mentre i suoi stessi manager di casa UAE, Gianetti e Matxin, indicavano da tempo Juan Ayuso e Adam Yates quali leader per la corsa rosa.

Oggi, però, la notizia rimbalzata in un lampo in tutto il mondo ciclistico è la presenza di “Pogi” sulle pietre della Foresta di Arenberg, il tratto simbolo della Parigi-Roubaix; non è la prima volta che lo sloveno si cimenta in allenamento su quel tratto e tutto deriva da un paio di giornate affrontate al nord, con il suo compagno Tim Wellens, pensando alla preparazione del Giro delle Fiandre.

Ecco che se la regina delle classiche non è nel menu di Tadej per il 2025, “ma un giorno ci proverò” ha sempre ribadito l’iridato in carica, le sorprese con questo fenomeno sono sempre dietro l’angolo.

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