Roglic non concede nulla: tappa regina e vittoria finale a Burgos, doppio colpo anche di Pedersen in casa

Roglic non concede nulla: tappa regina e vittoria finale a Burgos, doppio colpo anche per Pedersen in casa
Info foto

Spazio Ciclismo

Stradacalendario internazionale

Roglic non concede nulla: tappa regina e vittoria finale a Burgos, doppio colpo anche di Pedersen in casa

Lo sloveno trionfa a Lagunas de Neila e precede nella generale Vlasov e Adam Yates, mentre in chiave Vuelta lancia qualche segnale Damiano Caruso. Ribaltone al Danimarca con la crono finale che vede l'ex iridato demolire Skjelmose, mentre Campenaerts torna al successo alla Druivenkoers-Overijse.

Primoz Roglic non concede nulla e si lancia con grandissima fiducia verso la “sua” corsa, la Vuelta Espana che proverà a vincere per la quarta volta in carriera.

Ad una settimana dallo start di Barcellona, la maglia rosa in carica si è preso un altro successo, conquistando la 45esima edizione della Vuelta a Burgos, condita pure da due hurrà di tappa: il secondo quest'oggi, sull'arrivo iconico della gara di cinque giorni, ovvero lungo le durissime rampe di Lagunas de Neila.

Il capitano della Jumbo-Visma ha controllato perfettamente l'assalto di Adam Yates, arrivando a giocarsi allo sprint il successo con coloro che l'hanno contrastato anche nella tappa di Villarcayo e nella generale, ovvero il britannico della UAE Emirates, secondo di giornata, e Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe), terzo oggi al traguardo ma capace di salvare per 3 secondi la piazza d'onore in classifica, a 39” da “Rogla”.

Quarto posto per Jay Vine, che ha lavorato per Yates ma ha dimostrato di poter arrivare alla grande alla prossima Vuelta, mentre è arrivato qualche segnale da Damiano Caruso che, già lontanissimo in GC, ha terminato nono nella frazione conclusiva.

Corsa Pro Series di cinque tappe terminata quest'oggi anche nel caso del Giro di Danimarca, con i padroni di casa letteralmente dominanti e un Mads Pedersen clamoroso nella decisiva cronometro di 16,1 km in quel di Helsinger: il vincitore di tappa al Giro e al Tour di quest'anno, nonché 4° al Mondiale, ha fatto la differenza conquistando la classifica generale per la seconda volta in carriera nella corsa nazionale (a 6 anni di distanza dalla prima).

Il campione della Lidl-Trek, che domenica sarà pure in gara ad Amburgo per cercare un altro grande risultato, ha rifilato 24” a Soren Waerenskjold, 34 a Magnus Cort Nielsen e soprattutto 45 rispetto al compagno di team Mattias Skjelmose Jensen, che guidava con 4” su Pedersen prima della prova contro il tempo che ha ribaltato tutto. L'ex iridato ha quindi trionfato in GC con la bellezza di 41” rispetto al connazionale, con i danesi a riempire l'intero podio grazie a Cort Nielsen, che ha resistito per 10” allo stesso Waerenskjold, quarto, mentre Nicola Conci è sceso dal 4° all'11° posto finale.

Italia protagonista invece sulle strade dell'Arctic Race of Norway: dopo i colpi di Dainese e Gazzoli nelle prime due tappe, oggi Christian Scaroni ha concluso terzo sull'arrivo più duro della corsa, che terminerà domenica con un'altra giornata comunque impegnativa verso Nordkapp. Sul muro di Havoysund (2200 mt al 10%), il bresciano dell'Astana è stato anticipato solo dal britannico Stephen Williams (Israel) e da Clément Champoussin (Arkéa), secondo, concludendo davanti al norvegese Tobias Halland Johannessen e al belga Dylan Teuns, di fatto i due favoriti della vigilia.

Con gli abbuoni, Scaroni è secondo ad appena 1” dallo stesso Williams, Johannessen è terzo a 9” dal leader e, considerando pure i traguardi volanti sul percorso, domani sarà davvero tutto aperto.

Si è corso pure in Belgio con la Druivenkoers-Overijse, semi classica nel cuore del Brabante con le braccia di nuovo alzate al cielo per Victor Campenaerts, che regala alla Lotto-Dstny un'altra bella vittoria regolando nello sprint a due il norvegese Rasmus Tiller (Uno-X), mentre la compagine di casa ha completato il trionfo piazzando pure De Buyst terzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
76
Consensi sui social