Primo danese della storia a conquistare il Tour de Suisse, il corridore della Trek-Segafredo è 3° nella crono finale dietro allo spagnolo, che batte anche Evenepoel (2° di tappa e 3° in GC). Mohoric, trionfo con dedica a Mader sulle strade di casa, la classifica è del campione d'Italia, mentre oggi sono terminati anche il Giro Next Gen a firma norvegese, il Belgium Tour con Van der Poel (ultima frazione a Jakobsen) e La Route d'Occitanie di Michael Woods.
Un Giro di Svizzera portato a termine nel ricordo di Gino Mader, con una cronometro sul filo dei secondi per stabilire le posizioni sul podio e il vincitore, storico, di questa 86esima edizione. Mattias Skjelmose Jensen, infatti, è il primo danese a portare a casa il “quarto giro” per importanza, con il classe 2000 che regala alla Trek-Segafredo un successo pesantissimo resistendo alla favolosa prova contro il tempo di Juan Ayuso.
Lungo i 25,7 km da St. Gallen ad Abtwil, il fenomenale 20enne iberico del Team UAE Emirates batte anche tutti i migliori specialisti (anche se mancava Stefan Kung, ritiratosi ieri dopo aver portato a casa la prima crono), ma non gli bastano i 9 secondi guadagnati su Skjelmose Jensen; con lo stesso distacco, il danese lo precede nella generale, anche se lo spagnolo si consola con il bis di tappa, dopo lo strepitoso assolo di La Punt (nel giorno della drammatica e tragica caduta di Mader), e qualche rimpianto legato alla crisi di Leukerbad.
Al secondo posto di giornata conclude Remco Evenepoel (4° e 5° invece troviamo il campione europeo Bissegger e un Van Aert al di sotto delle attese), ieri vincitore di una tappa particolare (con la neutralizzazione dei tempi a 25 km dall'arrivo) e che non riesce neppure ad avvicinare i primi due della classifica, lui che oggi era chiamato alla rimonta per provare a conquistare il suo primo Tour de Suisse. Sarà comunque 3° in GC il belga della Soudal-Quick Step, a 45 secondi da Skjelmose Jensen, davanti a Kelderman, Bardet, Uran, Uijtdebroeks e un Felix Gall crollato, anche se non ha sorpreso il distacco di oltre 3 minuti patito oggi dall'austriaco dell'AG2R Citroen vincitore a Leukerbad, dal 2° sino all'8° posto.
Per gli italiani uno Svizzera difficile, con la piccola soddisfazione proprio di questa cronometro finale con le prestazioni di Mattia Cattaneo, 7°, e Matteo Sobrero 8°.
Sulle strade elvetiche si correrà sino a martedì prossimo con il Giro di Svizzera femminile: la 2^ frazione, con la stessa crono di 25,7 km anche per le ragazze, porta all'ennesima doppietta stagionale della SD Worx con la padrona di casa Marlen Reusser che batte di 8 secondi capitan Demi Vollering, ma il 3° posto di Elisa Longo Borghini brilla, con la piemontese in testa sino all'intermedio dopo la salita, prima di cedere 16” alla campionessa europea. Per la punta della Trek-Segafredo, stessa posizione nella generale con 18” di ritardo da Reusser, che guida davanti a Vollering prima di una terza tappa, in programma lunedì con arrivo a Ebnat-Kappel, che propone un finale insidioso ma non troppo impegnativo.
E' stata anche la domenica di Filippo Zana e della commovente dedica di Matej Mohoric al Giro di Slovenia: la quinta e ultima tappa, con la conclusione a Novo Mesto, ha visto infatti l'idolo di casa esultare e, da compagno di squadra di Gino Mader, pensare subito allo sfortunatissimo scalatore elvetico in una giornata davvero speciale per tutto il team. Il vincitore della Sanremo 2022 è stato strepitoso sul durissimo strappo a 10 km dall'arrivo, trascinandosi dietro uno Zana perfetto, capace di reggere il ritmo dello sloveno e di concludere 2°, guadagnando quel margine di sicurezza per garantirsi il trionfo nella generale, la sua terza corsa a tappe conquistata in carriera.
Il vicentino della Jayco-Alula (premiato sul palco da... Primoz Roglic), che ieri aveva perso la tappa regina causa una caduta in discesa, salvandosi però con il secondo posto risultato poi determinante, ha preceduto lo stesso Mohoric di 18 secondi, con Diego Ulissi (questa mattina ad un solo secondo da Zana leader) terzo a 23” davanti a Giovanni Aleotti, con Lorenzo Fortunato a completare il trionfo italiano, sesto per la sua Eolo-Kometa.
Ultima tappa anche al 92° Giro del Belgio, portato a casa da un super Mathieu Van der Poel: l'olandese del team Alpecin-Deceuninck aveva fatto la differenza ieri, gestendo oggi senza problemi sino alla volatona nel cuore di Bruxelles. MVDP ha provato a supportare Jasper Philipsen, battuto però da Fabio Jakobsen (Soudal-Quick Step) che si regala il bis lanciandosi alla grande verso il Tour de France, dove le sfide proprio con il rivale belga saranno continue.
Terzo di giornata il talentino Thibau Nys, in classifica concludono invece alle spalle di Van der Poel un solidissimo, in trionfo nella crono di Beveren, Soren Waerenskjold della Uno-X, secondo a 40”, e il danese Casper Pedersen (Soudal-Quick Step), 3° a 53”.
E alla Route d'Occitanie, la frazione conclusiva (la quarta della breve corsa a tappe transalpina), ecco il colpo del britannico Simon Carr per l'EF-EasyPost, con la fuga premiata sul traguardo di Saint Girons, resistendo per una manciata di secondi al ritorno del gruppo. Battuti i Van den Berg, con Lars della Groupama-FDJ secondo e Marijn della stessa EF, terzo, mentre Filippo Ganna ha provato a sprintare terminando 5°, in una gara che ha visto Michael Woods conquistare il trionfo finale.
Il canadese della Israel-PremierTech precederà sul podio Cristian Rodriguez (Arkéa-Samsic) e il tedesco Georg Steinhauser (EF-EasyPost), con Domenico Pozzovivo buon 5°.
E' terminato pure il Giro Next Gen, con l'ottava tappa che ha visto la corsa rosa dei giovani arrivare alla conclusione di Trieste: nuova fuga di corridori fuori classifica e hurrà del danese Anders Foldager della Biesse-Carrera, che ha bruciato nello sprint a due Luca Cretti, mentre Johannes Staune-Mittet non ha visto in pericolo la sua leadership, conqusiatata vincendo sullo Stelvio.
Il norvegese classe 2002, che passerà pro nel 2024 con la Jumbo-Visma, porta a casa la generale con 47” di margine nei confronti dell'irlandese Darren Rafferty, per un altro gran 2° posto della Hagens Berman che vinse il Giro 2022 con Leo Hayter, e oltre 2 minuti sul tedesco Hannes Wilksch (Tudor Pro Cycling), sul podio precedendo il colombiano Gomez (GW-Shimano), il francese Faure Prost (Circus) e il miglior italiano, Alessio Martinelli della Green Project buon 6°.
E' stato il Giro Next Gen della vergogna dello Stelvio, con 31 corridori squalificati dalla corsa per traino e di un solo successo azzurro con Alessandro Romele, anche se buoni segnali non sono mancati in particolare da quel gran talento che risponde al nome di Francesco Busatto, che una tappa l'avrebbe meritata, ma anche da Davide De Pretto e da un velocista come Alberto Bruttomesso.
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