Splendida Elisa Longo Borghini: è suo il Women's Tour, mentre al Delfinato il padrone è Roglic

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Splendida Elisa Longo Borghini: è suo il Women's Tour, mentre al Delfinato il padrone è Roglic

In Gran Bretagna la vittoria finale della corsa WT è per la campionessa d'Italia, che beffa Grace Brown grazie agli abbuoni. Penultima tappa in Francia con arrivo in salita e successo di Verona, ma la Jumbo-Visma domina con lo sloveno secondo e nuova maglia gialla davanti al compagno Vingegaard. Viviani è terzo allo ZLM Tour, Riesebeek vince in Belgio e Bruttomesso apre alla grande il Giro d'Italia U23 con una volata da... maglia rosa.

Il tricolore di Elisa Longo Borghini splende nuovamente, neppure un paio di mesi dopo il trionfo alla Parigi-Roubaix.

Certo il prestigio è minore rispetto alla “regina delle classiche”, ma la settimana di corsa al Women's Tour, gara valevole per il massimo circuito femminile, ha un peso importante e il finale è stato davvero da brividi. La campionessa verbanese in forza alla Trek-Segafredo, che aveva battuto tutte ieri nella tappa regina con arrivo in salita sulla Black Mountain, oggi ha portato a casa il terzo posto e i relativi abbuoni decisivi per scavalcare, di appena 1”, Grace Brown (FDJ Nouvelle Aquitaine) al comando della generale.

La sesta e ultima frazione con traguardo a Oxford, ha visto Lorena Wiebes (Team DSM) dominare nuovamente in volata per il tris personale, battendo Clara Copponi e appunto Longo Borghini (5° posto per un'altra azzurra, Barbara Guarischi del Team Movistar), con Niewiadoma a completare il podio della GC a 5 secondi dalla campionessa d'Italia, in una classifica che vede pure Sofia Bertizzolo in top ten col 9° posto.

A livello di World Tour maschile, è stata la giornata delle prime due giornate decisive del Giro del Delfinato: il tappone con Galibier e Croix de Fer ha spento ogni ambizione di classifica da parte di Wout Van Aert, dominante in maglia gialla dopo sei frazioni, ma la Jumbo-Visma ha comunque spazzato via la concorrenza come da pronostico.

E' vero, la tappa con traguardo sull'erta di Vaujany ha premiato l'unico fuggitivo capace di resistere dall'azione di giornata, un Carlos Verona (Movistar) commosso per il primo successo in carriera ottenuto a quasi 30 anni, ma alle sue spalle ecco Primoz Roglic, secondo a 13 secondi, e Jonas Vingegaard che ha lavorato per lo sloveno prima di concludere terzo a 25” (appena davanti ad un ottimo Ben O'Connor, ora terzo in GC a 1'24” da Roglic) e piazzarsi così al secondo posto, a 44” da “Rogla” quando manca solo la frazione più dura, domenica con l'arrivo al Plateau de Solaison.

Non è riuscito a reggere il ritmo dei migliori Mattia Cattaneo, per qualche km virtuale maglia gialla e ora fuori dalla top ten della generale, così come Damiano Caruso che si è salvato chiudendo 9° a 56” dal vincitore, ma forse si aspettava qualcosa in più seppur, 5° a 8” dal podio di O'Connor, le chances per giocarsi il terzo posto finale di questo Delfinato non siano svanite per il ragusano leader della Bahrain-Victorious.

Nei Paesi Bassi, tempo di quarta e penultima tappa per lo ZLM Tour che vede Timothy Dupont (Bingoal) beffare i favoriti in un nuovo sprint, con Olav Kooij, sempre più leader della generale, secondo davanti ad Elia Viviani, mentre “Kuba” Mareczko (ieri in trionfo) ha concluso sesto.

Si è corsa oggi anche la Dwars door het Hageland, la classica belga degli sterrati che premia l'Alpecin-Fenix con una doppietta a firma Oscar Riesebeek, che ha trovato l'allungo vincente a poco più di 10 km dalla conclusione, e Gianni Vermeersch secondo ad un soffio dal compagno di squadra e davanti a Florian Senechal (Quick-Step Alpha Vynil).

Infine il Giro d'Italia Under 23, cominciato oggi con la Gradara-Argenta che ha visto arrivare il gruppo allo sprint praticamente a ranghi compatti e una prima maglia rosa tutta italiana, con Alberto Bruttomesso, 18enne della Zalf Euromobil Fior, capace di bruciare un altro gran talento qual è il neerlandese Casper Van Uden (Team DSM) e Kasper Andersen della Hagens Berman.

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