Tao Geoghegan Hart nel "suo" Tour of the Alps: avvio da sballo, battuto il padrone di casa Gall

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Tao Geoghegan Hart nel "suo" Tour of the Alps: avvio da sballo, battuto il padrone di casa Gall

Sull'erta di Alpbach, il britannico completa il lavorone della sua Ineos Grenadiers, rimontando Carthy (terzo) e piegando l'austriaco, mentre Fortunato è buon 7°.

Ha già vinto questa corsa nel 2019 e non avrebbe potuto cominciare in maniera migliore in un Tour of the Alps 2023 nel quale la Ineos Grenadiers si presentava con quattro capitani.

Dopo la prima, durissima frazione, c'è già però la leadership chiara di Tao Geoghegan Hart, capace di vincere con grande autorità sul traguardo di Alpbach, nella tappa tutta austriaca partita da Rattenberg e terminata sullo strappo finale dopo 127 km caratterizzata dalla lunga fuga di sei uomini, ripresi proprio ai piedi dell'erta più impegnativa.

Ai -17 km, infatti, si è saliti lungo i 5 km di Kerschbaumer Sattel, con pendenze sempre sopra al 10% e un grande lavoro degli uomini Ineos proprio in favore di Geoghegan Hart, da De Plus allo stesso Geraint Thomas: poco prima della cima, però, se n'è andato Jack Haig assieme a Jefferson Cepeda, poi staccato dall'australiano nella successiva discesa.

L'alfiere della Bahrain-Victorious è stato agguantato dal gruppo degli altri big all'interno dell'ultimo km, dove sulle rampe al 13% ci ha provato Hugh Carthy, vicinissimo a fare saltare il banco prima dell'azione risolutiva di Geoghegan Hart, che ha saltato il connazionale ai 150 mt e si è imposto in maniera netta, con un paio di secondi nei confronti di Felix Gall, gran secondo sulle strade di casa, e con 4 rispetto allo stesso Carthy, 3° nella generale a 10” dal britannico della Ineos.

Quarto e quinto di tappa e naturalmente anche in classifica Sosa e Vlasov, con il russo leader della Bora-Hansgrohe forse leggermente sotto le attese, mentre Sivakov ha chiuso 6° e rimane il secondo capitano della Ineos in GC, appena davanti ad un buon Lorenzo Fortunato, settimo.

Martedì la seconda frazione, di nuovo con tantissima salita e il traguardo sul falsopiano che porta a Renon.

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