Ti aspetti Ayuso, ma è sempre UAE con Adam Yates: tappa e maglia al Romandia, gran 3° Caruso

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Ti aspetti Ayuso, ma è sempre UAE con Adam Yates: tappa e maglia al Romandia, gran 3° Caruso

Lo spagnolo crolla verso Thyon 2000, il compagno di squadra stacca tutti e ipoteca il successo finale davanti a Jorgenson e al ragusano, che lancia gran segnali in chiave Giro d'Italia chiudendo 3° pure di tappa, con Pinot davanti.

Ci si attendeva Juan Ayuso, dopo la super crono di ieri, ma la lontananza di 7 mesi dalle corse si è fatta sentire nel giorno più importante, con il talentuosissimo iberico della UAE Emirates che ha passato la maglia gialla di leader del 76° Giro di Romandia al compagno di squadra Adam Yates.

E' festa comunque per la formazione di Mauro Gianetti, nella quinta e penultima frazione della corsa elvetica, con il britannico che si invola prendendosi tutto sotto la pioggia di Thyon 2000. Vittoria finale ipotecata per lo scalatore di Bury, che ora precede di 19” in classifica generale Matteo Jorgenson (Movistar), già 2° dopo la cronometro di Chatel Saint Denis, e di 27 un solidissimo Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), terzo pure di tappa e che può sorridere, dopo un Giro di Sicilia in ombra, pensando alla corsa rosa dove il ragusano andrà alla ricerca di un grande risultato.

Si è deciso tutto lungo i 21 km dell'ascesa conclusiva, con Ayuso che a poco meno di 9 km dalla conclusione ha alzato bandiera bianca. Ai -7 ci ha pensato Romain Bardet ad accendere la miccia, ma l'azione risolutiva di Yates è arrivata a poco più di 4 dal traguardo oltre quota 2000 mt, con Jorgenson che le ha provate tutte per difendere quel piccolo tesoretto (12”) che aveva in classifica sul britannico.

Il talento statunitense ha fatto tutto il lavoro, prima che nei 2 km finali partisse secco Thibaut Pinot, arrivato a pochi metri dal vincitore, ma costretto ad accontentarsi del 2° posto, a 7”, con Caruso che sprintava per il terzo su Max Poole, vera rivelazione di giornata, lo stesso Jorgenson e un altro giovanissimo (parliamo di un classe 2003!), il belga Cian Uijtdebroeks che si regala il miglior risultato a livello World Tour, sesto di tappa e in GC, dove Poole è quarto e Pinot quinto.

C'è anche la bella notizia del ritorno ad alti livelli di Egan Bernal, a 3 mesi da quella Vuelta a San Juan dolceamara per il colombiano della Ineos, oggi ottavo a poco più di 50” da Adam Yates e rientrato in top ten nella generale, di poco alle spalle di un Bardet tutto sommato deludente come Gino Mader.

Domenica l'ultima tappa con traguardo a Ginevra, vallonata specialmente nella prima parte ma tutto sommato non troppo insidiosa per gli uomini di classifica.

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