Tiberi sta sbocciando e lo vedremo anche alla Vuelta, ma domenica dovrebbe prendere il via anche del Delfinato

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Tiberi sta sbocciando e lo vedremo anche alla Vuelta, ma domenica dovrebbe prendere il via anche del Delfinato

La miglior speranza italiana per i grandi giri, 5° e maglia bianca all'ultima corsa rosa, disputerà per il terzo anno consecutivo la corsa spagnola. Sfruttando la condizione del Giro, però, quasi certamente prenderà parte all'appuntamento francese dove rientreranno in gara Evenepoel e Roglic.

Per l'Italia del pedale, il Giro terminato domenica a Roma è stato quello del rilancio per tanti motivi, soprattutto perchè i buoni risultati sono arrivati da corridori giovani e di grande prospettiva.

Jonathan Milan, ovviamente, è stata una bellissima conferma con tris di tappe e maglia ciclamino, poi ci sono stati i successi di Filippo Ganna e Andrea Vendrame, ma soprattutto le prestazioni in salita di Giulio Pellizzari (a 20 anni, il più giovane in gara), in parte di Davide Piganzoli finito in top 15 come Zana e Fortunato, ma è chiaro che sta sbocciando in particolare tutto il talento di Antonio Tiberi.

Il classe 2001 laziale, alla sua prima corsa rosa, ha concluso al 5° posto e con la maglia bianca riportata in Italia nove anni dopo Fabio Aru: non solo, ha dimostrato (a parte la giornata negativa sul Mottolino) tra crono e salita di avere le gambe per giocarsi pure il podio, di fatto perso coi due minuti lasciati per strada a causa della foratura (e del conseguente problema sulla bici di scorta) all'inizio della scalata di Oropa.

Tre anni dopo il compagno Damiano Caruso, 2° nell'edizione 2021 alle spalle di Bernal, il leader della Bahrain-Victorious ha fatto sognare un azzurro sul podio e “l'erede di Nibali”, come molti l'hanno definito già da qualche anno pure per le caratteristiche tecniche decisamente simili al messinese, avrà altre opportunità molto importanti in questo 2024.

Manca solo l'ufficialità infatti per la partecipazione di Tiberi pure al Criterium du Dauphiné, al via domenica quale antipasto del Tour de France che Tiberi non disputerà, proiettandosi però verso la sua terza partecipazione alla Vuelta Espana: dopo il 2022 (in maglia Trek) e il 2023, quando fu 18° correndo di fatto da gregario di Mikel Landa, Antonio approccerà quindi due GT nella stessa annata e di nuovo da capitano del suo team.

Come detto, però, al Delfinato ci sarà una bella opportunità di giocarsi un risultato di alto livello in una corsa prestigiosissima, nella quale rientreranno alle corse, a due mesi dall'incidente all'Itzulia, Primoz Roglic e Remco Evenepoel che saranno di fatto i principali favoriti, assieme a Juan Ayuso che guiderà la UAE Emirates.

Per Tiberi, poi, prima della Vuelta ci sarà la rifinitura tra Polonia o Burgos, corse di cinque giorni ideali per preparare la corrida iberica.

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