Tripletta Jumbo (con Affini 2°) a Burgos, ma una caduta funesta la tappa. Volata di Bauhaus in Polonia

Due finali di tappa con una volata di gruppo quasi compatto, funestati da due cadute che hanno coinvolto decine di corridori.

Davvero una brutta giornata tra le strade di Spagna e Polonia. Partiamo dalla Vuelta a Burgos, con la seconda frazione che prevedeva l'arrivo a Villadiego e ha visto pure Vincenzo Nibali provarci con un attacco a 6 km dalla conclusione, rintuzzato come quelli di Tao Geoghegan Hart. Poi lo sprint in lieve discesa ed ecco che, a 500 metri dalla linea del traguardo, David Dekker, giovane velocista della Jumbo-Visma che i compagni di squadra stavano lanciando alla perfezione, perde il controllo del mezzo su un dosso che... era di troppo.

Volo terribile e coinvolti tantissimi colleghi, a partire da Davide Ballerini, subito parso molto dolorante una volta rialzatosi. E così sarà tripletta Jumbo-Visma, con Timo Roosen davanti a Edoardo Affini e Chris Harper, ma il clima è tutt'altro che di festa per chiunque all'arrivo, con Santiago Buitrago comunque ancora in maglia di leader prima della terza tappa che domani sarà già molto importante con l'ascesa al Picon Blanco.

Al Giro di Polonia, invece, quinta tappa e... quarto sprint: c'è stata davvero poca selezione, rispetto alle previsioni, lungo i 180 km verso Rzeszow, e così sono arrivati a giocarsela un centinaio di corridori, sino a quando all'ultima curva secca attorno ai -800 mt, il deragliamento del treno UAE Emirates con Molano e Ackermann, ha fatto sì che rimanessero praticamente in 6 davanti, con Jonathan Milan (già terzo in due occasioni) a lanciare in maniera splendida il compagno di squadra Phil Bauhaus, che fa sbloccare una Bahrain-Victorious sinora sempre a podio, ma non vincente.

Il tedesco ha resistito al tentativo di rimonta di Arnaud Demare (Groupama-FDJ), secondo davanti agli altri tedeschi Arndt e Kanter, con Theuns 5° e Milan, già rialzato dopo il suo lead-out, sesto. In maglia gialla rimane Sergio Higuita, ma giovedì sarà tempo di cronometro (quasi tutta in lieve salita) decisiva con grandi chances per Matteo Sobrero, considerati i distacchi ridottissimi in top ten.