Ultime scelte verso il Fiandre: Jumbo senza Van Baarle, Soudal-Quick Step con tante incognite

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Ultime scelte verso il Fiandre: Jumbo senza Van Baarle, Soudal-Quick Step con tante incognite

Domenica l'attesissima "Ronde", con Van Aert, Pogacar e Van der Poel nettamente in cima al pronostico. Ganna intanto prova la Roubaix e lascia spazio a Pidcock, occhio a Mohoric, Kung e alla coppia della Trek-Segafredo...

Due giorni al Giro delle Fiandre, la seconda monumento della stagione e mai come quest'anno capace di proporre un confronto a quote elevatissime, in particolare con i “big three” che tutti attendono.

Da Brugge a Oudenaarde, domenica saranno 273 km (si dovrebbe evitare la pioggia costante prevista sino a qualche giorno fa) con i muri della leggenda, dal Koppenberg al triplo passaggio sull'Oude Kwaremont, che potrebbe risultare determinante nell'ultima ascesa quando mancheranno poco meno di 20 km al termine, anche se poco dopo ci sarà l'ultima possibilità di fare la differenza sui 360 mt, con punte al 20%, del Paterberg.

I favoriti sono loro, i “calabroni” della Jumbo-Visma con capitan Wout Van Aert, ma ieri dopo la ricognizione sul percorso è arrivata l'ufficialità del forfait di colui che concluse al 2° posto dodici mesi fa, prima di vincere la Roubaix, ovvero Dylan Van Baarle che non ha recuperato dai problemi fisici post Tirreno e dalla caduta di Harelbeke.

WVA avrà quindi come principale scudiero (ma anche alternativa) Christophe Laporte, in trionfo tra Gand e Dwars nel giro di 72 ore, oltre ad una garanzia come Benoot e, tra gli altri, al mantovano Edoardo Affini che dovrà svolgere un gran lavoro nei primi 150 km. La UAE Emirates sarà tutta per Tadej Pogacar, con Matteo Trentin, Tim Wellens e Mikkel Bjerg punti d'appoggio per l'asso sloveno, mentre l'Alpecin-Deceuninck proporrà al fianco del campione in carica Mathieu Van der Poel una mina vagante come Soren Kragh Andersen, oltre a Quinten Hermans (non ci sarà Philipsen).

E la Soudal-Quick Step? Non può che essere tra le squadre coi riflettori puntati addosso, ma rispetto a quanto accadeva sino al 2021, non è più il riferimento assoluto e Alaphilippe e Asgreen, che saranno comunque i due leader assieme a Ballerini e Lampaert (ci sarà anche Merlier oltre a Senechal e Declercq), sembrano lontani dalla loro miglior condizione.

La Bahrain-Victorious non avrà Jonathan Milan, ancora dolorante dopo le cadute di domenica scorsa, e chiederà il grande risultato a Matej Mohoric, con Fred Wright seconda opzione. E la Ineos Grenadiers? Non vedremo Filippo Ganna, come da programmi originari visto che il verbanese punta tutto sulla Parigi-Roubaix di domenica 9 aprile (ieri il due volte iridato a cronometro ha provato 26 dei 29 settori di pavé dell'inferno del nord), con Tom Pidcock leader con i giovani Sheffield e Turner eventuali opzioni.

Coppie da non sottovalutare quelle di Groupama-FDJ con Kung e Madouas, Israel-Premier Tech con i belgi Vanmarcke e Teuns, l'EF-EasyPost di Bettiol, che esaltò tutti nel 2019 e cercherà la rinascita con Powless al suo fianco, ma soprattutto la Trek-Segafredo di Pedersen-Stuyven e anche la Movistar con Jorgenson e Garcia Cortina.

E poi Matthews (Jayco-Alula), i “vecchi” Sagan (TotalEnergies, con Turgis) e Van Avermaet (nell'AG2R con Naesen e Cosnefroy), e chissà quali altri eroi della Ronde...

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