Un dramma enorme per il mondo del ciclismo: Davide Rebellin travolto e ucciso da un camion

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Stradail lutto

Un dramma enorme per il mondo del ciclismo: Davide Rebellin travolto e ucciso da un camion

Il campione, che aveva lasciato l'agonismo neppure due mesi fa con le ultime corse nel suo Veneto, si stava allenando nella zona di Montebello Vicentino. Lascia un vuoto incredibile in tutto il movimento a pedali.

Un dramma, un pugno allo stomaco, qualcosa di semplicemente pazzesco, poche settimane dopo aver concluso una meravigliosa carriera lunga 30 anni nei professionisti, vero highlander della bicicletta, con una passione unica al mondo.

Davide Rebellin non c'è più, travolto e ucciso da un camion quest'oggi, mentre si trovava ovviamente in sella alla sua bicicletta, perchè il campione vicentino, classe 1971, non poteva farne a meno anche dopo averla appesa al chiodo a livello agonistico, con le ultime gare da pro disputate ad ottobre nel suo Veneto.

Secondo le prime ricostruzioni, l'autista del mezzo pesante si è allontanato senza prestare soccorso, dopo l'impatto avvenuto attorno a mezzogiorno lungo la Regionale 11, a Montebello Vicentino.

Le forze dell'ordine sono alla sua ricerca, ma per Rebellin non c'è stato nulla da fare, per un incidente che riporta alla memoria quanto successo cinque anni e mezzo fa con un altro grande campione del nostro ciclismo, Michele Scarponi.

Un dramma che deve fare innalzare l'attenzione su un tema, quello della sicurezza stradale, che vede i ciclisti sempre quale parte più debole e poco tutelata. A 51 anni, ci lascia un signore che non ha mai utilizzato una parola fuori posto, neppure per la discussa squalifica che gli ha tolto l'argento olimpico di Pechino 2008, e un professionista esemplare che nel 2004 infilò la magica tripletta Amstel-Freccia-Liegi, punto più alto di una carriera di qualità elevatissima, dalla prima maglia rosa al Giro 1996 alle tantissime partecipazioni da primattore ai campionati del mondo, giocandosi le brevi corse a tappe e ogni tipo di classica, pavé escluso.

Lui che assieme alla Work Service di patron Massimo Levorato aveva già avviato tanti progetti, compresa l'avventura da proseguire nel mondo Gravel, mancherà tanto, tantissimo, ad un movimento che piange un grande corridore. E un grande uomo.

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