Una straripante Lotte Kopecky è da bis nel Giro delle Fiandre femminile, Longo Borghini gran terza

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Una straripante Lotte Kopecky è da bis nel Giro delle Fiandre femminile, Longo Borghini gran terza

E' di nuovo dominio della SD Worx (seconda Vollering), con la fuoriclasse belga che stacca Silvia Persico, alla fine ai piedi del podio, sull'Oude Kwaremont mentre la verbanese rientra da campionessa e conquista il podio, nonostante il gran lavoro di gregariato svolto.

Un Giro delle Fiandre femminile che parla ancora belga, ma con tanta Italia come ci si attendeva e il ritorno sul podio di una grande classica per una splendida Elisa Longo Borghini che, nonostante i tanti giorni di allenamento persi dopo la positività al Covid, conclude al terzo posto firmando una sorta di capolavoro, se pensiamo a quanto fatto per la compagna di squadra in Trek-Segafredo, Shirin Van Anrooij, nel gran finale per inseguire una scatenata Lotte Kopecky.

E' il bis per la stella della SD Worx che, dopo la beffa tremenda della Strade Bianche, si dimostra ancora la più forte e trionfa, 12 mesi dopo la sua prima Ronde, in perfetta solitudine sul traguardo di Oudenaarde, dopo quasi 160 km di battaglia e i 45 km finali che hanno regalato spettacolo puro come la gara maschile, dal Koppenberg alla sequenza finale Oude Kwaremont-Paterberg.

Proprio sul penultimo muro, quello più difficile e iconico, Kopecky ha stroncato la resistenza di una tostissima Silvia Persico (UAE), poi raggiuntA dalle inseguitrici e capace di giocarsi il podio nello sprint a sei che ha visto imporsi, avendo potuto anche rimanere a ruota con la compagna davanti, Demi Vollering che completa la doppietta della solita, dominante SD Worx.

Ed ecco terza Longo Borghini, per un soffio davanti alla stessa Persico, quarta, con Kasia Niewiadoma quinta per la Canyon-SRAM, Labous della DSM sesta e Reusser, che ha lanciato lo sprint di Vollering, settima e terza dell'armata SD Worx, in una giornata che ha visto quasi subito fuori dai giochi causa caduta l'iridata Annemiek Van Vleuten, così come si è rivelata una corsa troppo dura per Wiebes, Balsamo e Bastianelli, con la campionessa laziale all'ultima recita sulle strade fiamminghe che la videro trionfare nel 2019.

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