Van der Poel torna a graffiare in maglia iridata e sono 50 vittorie da pro: regale la volata in Lussemburgo

Van der Poel torna a graffiare in maglia iridata: dopo oltre 5 mesi ecco
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Van der Poel torna a graffiare in maglia iridata e sono 50 vittorie da pro: regale la volata in Lussemburgo

Il campione del mondo fa le prove verso Zurigo 2024 e, dopo cinque mesi di digiuno, batte Laporte nella prima tappa, con l'ottimo rientro di Tiberi (6°). Al GP de Wallonie esulta Adrià, 2° posto per Elisa Longo Borghini nella corsa femminile.

La cinquantesima per quanto riguarda la sua carriera da stradista, la quarta di un 2024 che si era in qualche modo fermato, dopo la storica doppietta Fiandre-Roubaix, al terzo posto di cinque mesi fa alla Liegi-Bastogne-Liegi.

Mathieu Van der Poel aveva già dimostrato, domenica scorsa al campionato europeo, di stare decisamente bene in ottica difesa della maglia iridata due settimane più tardi a Zurigo, ma il sapore della vittoria conta sempre e oggi finalmente l'asso dell'Alpecin-Deceuninck (tra l'altro con una squadra decimata per differenti problemi di salute, da Kragh Andersen a Janssens) si è sbloccato, nella prima frazione del Giro del Lussemburgo.

Edizione n° 84 (di una corsa di cinque giorni con startlist davvero di alto profilo e facente parte della categoria ProSeries) che si è aperta con un arrivo in lieve salita perfetto per le caratteristiche del fenomeno olandese, che ha trionfato in maniera nettissima, dopo aver “marcato” benissimo la ruota di Skjelmose e del trenino Lidl-Trek sino ai -250 metri, davanti a Christophe Laporte (Visma), Andreas Lorentz Kron (Lotto-Dstny), all'altro “calabrone” Bart Lemmen sino al 5° posto di Fisher-Black e al 6° di un ottimo Antonio Tiberi, con il laziale della Bahrain-Victorious al rientro dopo il ritiro dalla Vuelta e già con la testa al Mondiale, dopo la convocazione ricevuta quest'oggi.

Gara ProSeries anche il 64° GP de Wallonie in ambito maschile, con la corsa che termina tradizionalmente all'ombra della cittadella di Namur e che, per il secondo anno consecutivo, vede uno spagnolo alzare le braccia al cielo: dopo Gonzalo Serrano, ecco Roger Adrià (Red Bull-Bora Hansgrohe), che rimonta proprio sulla linea il connazionale Alex Aranburu (per il mancato bis della Movistar in questo appuntamento), che aveva lanciato lo sprint ai 250 metri prendendo in testa l'ultima curva, nella quale sono finiti a terra Matteo Trentin e Filippo Baroncini, mentre tentavano di giocarsi il successo dopo che il gruppo aveva appena ripreso il tedesco Zimmermann (Intermarché).

Al terzo posto un altro bel risultato per Clément Champoussin, che la scorsa settimana si era preso il Giro della Toscana, con il francese dell'Arkéa-B&B Hotels davanti al favorito di giornata, un “Bini” Girmay che ha dovuto sprintare troppo da lontano rispetto al duo di testa, avendo preso nelle retrovie la virata decisiva.

La gara femminile (categoria 1.1) ha visto la campionessa d'Italia, Elisa Longo Borghini, trovare buone risposte sulla strada verso Zurigo 2024, con la piemontese della Lidl-Trek seconda nella morsa delle olandesi. Sul traguardo di Namur, infatti, si è imposta Karlijn Swinkels del Team UAE ADQ, poi alle spalle dell'azzurra troviamo Anouska Koster (Uno-X) e Amber Kraak della FDJ-Suez, con Letizia Borghesi (EF) discreta ottava.

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