Vingegaard è già "monstre": vittoria e maglia gialla staccando tutti, Alaphilippe è secondo

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Vingegaard è già "monstre": vittoria e maglia gialla staccando tutti, Alaphilippe è secondo

Quinta tappa del Delfinato e, su una cote di appena 3 km, il danese fa il vuoto rifilando oltre 30" agli altri diretti rivali per la generale. Buoni segnali da Bernal e... Ciccone. Konychev sfiora la vittoria allo ZLM Tour.

Almeno sulla carta, non si sarebbe dovuto trattare di una giornata fondamentale ai fini della classifica generale, ma quando si ha a che fare con i fenomeni della nuova generazione, tutto può succedere.

Così, capita che Jonas Vingegaard incendi il Delfinato prendendosi tappa, la quinta della corsa transalpina “antipasto” del Tour, e maglia gialla di leader dominando verso il traguardo di Salins les Bains; 191 km volati ad oltre 47 km/h di media, su un percorso tutt'altro che pianeggiante e con una fuga di sei uomini ripresa proprio ai piedi del punto cruciale, la Cote de Thesy con i suoi 3.7 km oltre l'8%.

Mentre la maglia gialla Mikkel Bjerg, che ieri a crono aveva battuto il connazionale Vingegaard, cadeva all'inizio dello strappo rimanendo tagliato fuori dai giochi, ci pensava Richard Carapaz a scatenare la bagarre. Il vincitore del Tour 2022 è stato perfetto, sfruttando il lavoro del campione olimpico nei primi 2 km, quelli più duri, per poi staccarlo di prepotenza e involarsi, guadagnando già in cima (a 14 km dalla conclusione, con falsopiano e discesa finale) oltre 30 secondi sul gruppetto dei big, dal quale sono rimasti esclusi lo stesso Carapaz, crollato letteralmente, ma anche altri nomi di peso come Gaudu e Martinez.

C'erano invece Egan Bernal e Giulio Ciccone, che hanno provato ad andarsene negli ultimi km, ma alla fine è stata volata alle spalle di Vingegaard, che ha concluso con 31” di margine sui primi inseguitori (regalando alla Jumbo-Visma il terzo successo in cinque tappe dopo la doppietta di Laporte), regolati da un buon Julian Alaphilippe, che aveva provato sulla cote decisiva a seguire Vingegaard e Carapaz.

Alle spalle del transalpino della Soudal-Quick Step, che qui al Delfinato ha portato a casa la seconda frazione, ecco il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X), poi Champoussin, un altro giovane di talento come Poole, ma anche Hindley, Mas e Adam Yates tra i candidati al podio finale.

Nella generale, prima della 6^ tappa in programma venerdì con arrivo in ascesa a Crest-Voland (anche se i tapponi cruciali saranno quelli di sabato e domenica), Vingegaard ha già un margine enorme, con 1'10” nei confronti di O'Connor, 1'23” su Alaphilippe e 1'26” su Yates, con Ciccone miglior italiano, 21° a 3'11”, ma pronto a scalare posizioni dopo aver perso parecchio terreno nella crono.

E' cominciato ieri sera anche lo ZLM Tour, con il cronoprologo iniziale vinto da Nils Eekhoff (Team DSM), che oggi ha mantenuto la maglia nonostante sia stata la fuga a beffare il gruppo in maniera clamorosa, visto il percorso completamente pianeggiante della prima tappa in linea lungo le strade di s'Heerenhoek: un bravissimo Alexander Konychev ha sfiorato il colpaccio per il Team Corratec, anticipato solo dal belga Yentl Vandevelde (TDT-Unibet), con il quale se n'era andato nei 2 km finali rispetto agli altri cinque compagni d'avventura.

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