Vingegaard si ferma: non c'è frattura alla mano, ma è ufficiale il ritiro dalla Parigi-Nizza

Jonas Vingegaard dice addio al primo obiettivo stagionale, pur avendo già conquistato la Volta ao Algarve (con successo nella cronometro finale).

E’ ufficiale il ritiro del campionissimo danese dalla Parigi-Nizza, che il due volte re del Tour avrebbe voluto firmare per la prima volta in carriera: fatale la caduta rimediata ieri nella seconda parte della tappa poi conclusasi, sul muro della Cote de Notre Dame, con grande sofferenza e 26” di ritardo dal vincitore Lenny Martinez, cedendo la maglia gialla al compagno Matteo Jorgenson.

Vingegaard, oltre a subire un colpo al volto, è parso subito molto dolorante ad una mano: gli esami effettuati in serata hanno escluso fratture, ma c’è una forte contusione che impedisce al leader della Visma Lease a Bike di mantenere ben saldo il manubrio, tanto da aver rischiato già nella quinta tappa in tal senso.

Il giorno precedente, Jonas si era preso il simbolo del primato concludendo al 2° posto sul primo arrivo in salita alla Loge des Gardes, bruciato nel finale da Almeida: lo stesso portoghese della UAE Emirates, prima della partenza della sesta frazione che oggi potrebbe terminare in volata a Berre l’Etang, sale sul podio della generale a 40” da Jorgenson, con il tedesco Lipowitz della Red Bull-Bora Hansgrohe 2° a 36” dallo statunitense che “vede” il bis nella corsa verso il sole, pur dovendo affrontare le ultime due tappe più dure tra Auron e Nizza.