Vingegaard signore dei Paesi Baschi: tris di tappe e dominio assoluto, sul podio Landa e Ion Izagirre

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Vingegaard signore dei Paesi Baschi: tris di tappe e dominio assoluto, sul podio Landa e Ion Izagirre

Anche nella tappa finale di Eibar, il danese della Jumbo-Visma stacca tutti e conquista la classifica generale della 62esima edizione dell'Itzulia. Sobrero retrocede dal 4° al 16° posto, mentre Gaudu perde il 3° posto sul filo di lana.

L'attacco sulla salita di Izua, a poco meno di 30 km dalla conclusione, e un assolo in stile... Pogacar, ovvero il suo grande rivale anche al prossimo Tour de France.

E' vero, non c'era lo sloveno di mezzo, ma Jonas Vingegaard ha dominato da padrone assoluto questo Giro dei Paesi Baschi, firmando la tripletta di successi di tappa (la metà di quelli totali), prendendosi anche la sesta e conclusiva lungo i 137 km attorno a Eibar. La frazione regina con sei salite, è stata caratterizzata da un'azione che ha visto proprio i Jumbo-Visma protagonisti, con Kruijswijk e Valter che poi si sono sacrificati per il leader in maglia gialla, dopo aver costretto la Bahrain di Landa e la Cofidis di Izagirre ad inseguire per tanti km, nel momento dell'azione decisiva di Vingegaard.

Non c'è stato nulla da fare per Landa e Mas, così come per Gaudu (parso sottotono), con il vincitore dell'ultimo Tour che è arrivato ad accumulare quasi un minuto e mezzo di vantaggio, prima di concludere in tutta tranquillità con 47” sul britannico James Knox (Soudal-Quick Step), che nei km finali in pianura ha guadagnato qualcosina sugli altri big, arrivati poi appena alle sue spalle con Ion Izagirre che, prendendosi il 3° posto di tappa e quindi i 4 secondi di abbuono, ha beffato David Gaudu in chiave podio nella generale.

Alle spalle di Vingegaard, vincitore dell'Itzulia con 1'12” su Landa, c'è infatti il basco della Cofidis a 1'29”, 2” meglio del transalpino della Groupama-FDJ, 4° davanti a Mas, Higuita, McNulty, lo stesso Knox, Simon Yates (9° in una settimana di corsa deludente per il britannico della Jayco-Alula) e l'austriaco Felix Gall a completare la top ten.

Peccato per Matteo Sobrero, anche se il timore che salite così dure (corte ma decisamente ripide) potessero costare caro al giovane piemontese c'era eccome già alla vigilia: da 4° in classifica, dopo tre top five (con un 2° posto) di tappa, al 16° posto finale, comunque il migliore degli italiani nella corsa World Tour che rappresenta l'ideale avvicinamento alle classiche delle Ardenne.

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