C'è il tappone con Galibier e Granon: il Tour sulle salite della leggenda, è sfida totale Pogacar-Vingegaard

E' il primo vero tappone di questo Tour de France, seguito domani dal bis sull'Alpe d'Huez.

Da Albertville al Col du Granon, 151 km con quattro GPM a partire dall'iconica ascesa, più che altro a livello panoramico, ai Lacets de Montvernier dopo una cinquantina di km. Ai -80 ecco cominciare il Col du Telegraphe, quasi 12 km al 7% di pendenza media, seguito senza soluzione di continuità dalla vetta più alta del Tour.

Il leggendario Col du Galibier (17,7 km al 6,9%, ma gli ultimi 6-7 km non scendono mai sotto il 9%, con scollinamento a quota 2642 mt (primo Hors Categorie di questa edizione della Grande Boucle), terminerà ai -45 km dal gong, prima della lunga discesa e un tratto di pianura che porta ai piedi della salita decisiva.

E' il Col du Granon, che torna al Tour dopo 36 anni dal duello Hinault-Lemond e proporrà quasi certamente un altro confronto stellare, quello tra la maglia gialla Tadej Pogacar e il danese Jonas Vingegaard, che lo segue in classifica con 39” di distacco. Sono 11,3 km al 9,2%, con gli ultimi 7 praticamente sempre sopra al 10%, per risalire ancora a quota 2400 mt. Una tappa cruciale, con l'incognita ormai costante legata al covid, basti pensare che ieri a pochi minuti dalla partenza la stessa UAE Emirates di Pogacar si è trovata senza un altro corridore, George Bennett, risultato positivo.

Start previsto alle ore 12.30 (diretta tv dalle 12.00 su Eurosport 1, dalle 14.45 su Rai 2), arrivo previsto attorno alle 17.00.