"Il piano era vincere allo sprint, poi ho agito d'istinto e... che squadra!". Pogacar "vede" il suo terzo Tour

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"Il piano era vincere allo sprint, poi ho agito d'istinto e... che squadra!". Pogacar "vede" il suo terzo Tour

Magnifico il successo dello sloveno a Pla d'Adet: ora ha 1'57" di vantaggio sull'eterno rivale Vingegaard, che domenica verso Plateau de Beille dovrà provare a rispondere. Evenepoel sempre più vicino a garantirsi il podio: "Ho fatto il massimo che potevo, perdendo pure poco da Jonas".

Uno “schiaffo” all'avversario che gli ha tolto la possibilità di vincere il Tour de France anche nel 2022 e 2023, un rivale immenso come Jonas Vingegaard che, forse, ora potrebbe pagare la preparazione ridotta (come fu per lo sloveno lo scorso anno per la caduta di Liegi) per quanto visto oggi sul primo arrivo in salita.

Tadej Pogacar ha staccato di forza il danese bi campione in carica, trionfando in vetta a Pla d'Adet con 39 secondi di margine sul leader della Visma Lease a Bike, che ora paga 1'57” nella generale e, quantomeno, può consolarsi con il 2° posto tolto a Remco Evenepoel, che si trova a 2'22” dopo aver ceduto 1'10” al campionissimo del Team UAE Emirates.

Pogi” ha sfruttato benissimo il lavoro di squadra, con Adam Yates che ha poi svelato nel post tappa come i piani siano cambiati in corso d'opera, visto che lui si aspettava di dover andare in testa a tirare, mentre ai 7 km dall'arrivo il capitano gli ha indicato di attaccare, per fungere poi da “testa di ponte” una volta che la stessa maglia gialla fosse partita dal gruppo dei big.

Non era previsto questo – ha confermato Pogacar nell'intervista flash dell'internazionale – Ho agito più d'istinto, perchè l'idea originale era solo quella di rendere la corsa dura e provare a vincere allo sprint, magari prendendo qualche secondo nel finale. Così è molto meglio, ci siamo trovati improvvisamente in questa situazione con Adam che ha attaccato provocando la reazione della Visma.

Ora voglio solo mantenere questo slancio e una buona energia, oltre alle ottime gambe che ho avuto. Il vantaggio in classifica è ottimale”.

Domenica ci sarà il secondo tappone pirenaico, per arrivare in vetta a Plateau de Beille, dove nel 1998 Marco Pantani cominciò la sua rimonta nei confronti di Jan Ullrich, per andare poi con l'impresa di Les Deux Alpes a firmare la doppietta Giro-Tour. Quella che Pogacar vede ora più vicina, 26 anni dopo.

Ho fatto il massimo di ciò che potevo – ha analizzato invece Evenepoel, come riportano i colleghi di “Spazio Ciclismo” in merito al belga sempre più leader della classifica dei giovani – Quando Tadej ha attaccato, ero un po' dietro a Jorgenson e Landa, quindi non sono riuscito a reagire abbastanza rapidamente ma in ogni caso, oggi ha vinto colui che meritava di farlo.

Ho cercato di seguire Jonas, sono rimasto con lui per un po' ma è andato sempre più forte e mi ha staccato; il ritmo era molto alto, alla fine dei conti però ho perso solo una trentina di secondi da lui al traguardo”.

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