La quiete prima della... tempesta: il Tour nella settimana decisiva, martedì una crono da brividi

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La quiete prima della... tempesta: il Tour nella settimana decisiva, martedì una crono da brividi

Dopo la prima parte delle Alpi, Vingegaard e Pogacar rimangono divisi da soli 10": oggi il giorno di riposo, domani la prova contro il tempo da Passy a Combloux lungo 22,4 km molto impegnativi. La maglia gialla partirà alle ore 17.00, un paio di minuti prima lo sloveno che forse ha un leggero vantaggio nel pronostico, ma a questo punto...

La quiete prima della tempesta.

Mai come quest'anno, il secondo e ultimo riposo al Tour de France precede una settimana conclusiva da brividi, aperta dalla cronometro-verità in programma martedì. Ci si arriverà con Jonas Vingegaard ancora in giallo dopo aver risposto alla grande a Tadej Pogacar tra Joux Plane e Saint Gervais Mont Blanc: il danese è davanti di 10 secondi, oltre i 5 minuti di ritardo invece ecco Carlos Rodriguez e Adam Yates che, con un Hindley in difficoltà fisiche, a questo punto dovrebbero giocarsi il podio.

Sarà una crono molto dura quella di domani da Passy a Combloux: 22,4 km, con 1300 mt all'8,5% di pendenza dopo un paio di km in pianura, un falsopiano in lieve discesa e poco meno di 10 km da spingere. Gli ultimi 6300 mt, però, sono tutti in salita con una media del 6,6%, ma i primi 2500 sono al 9,4%, per scollinare la Cote de Domancy che rese leggendario Bernard Hinault al Mondiale di Sallanches 1980. E da lì al traguardo, 4-5% per quei 7-8 minuti di sforzo dove potrebbero esserci le differenze più importanti, anche tra Vingegaard e Pogacar.

Il danese e lo sloveno sono probabilmente i primi due favoriti anche per la tappa stessa, visto che grandi specialisti come Van Aert e Kung troveranno sotto le ruote un percorso parecchio impegnativo; difficile ipotizzare se sarà la maglia gialla a guadagnare, come accaduto nell'ultima crono del Tour 2022, oppure il grande rivale della UAE Emirates che, su una cronometro “normale”, teoricamente dovrebbe avere qualcosina in più.

La verità è che fare un pronostico risulta quasi impossibile, pensando pure che nei quattro precedenti contro il tempo sulle strade della Grande Boucle, di fatto Vingegaard e Pogacar hanno ottenuto complessivamente le stesse prestazioni.

Si comincerà alle ore 13.05 di martedì, con Michael Morkov primo corridore in pedana: gli ultimi 15 della generale partiranno ogni 2 minuti, con Pogacar allo start dalle ore 16.58 e Vingegaard alle 17.00 in punto.

Giulio Ciccone, che si giocherà la maglia a pois soprattutto nel tappone di mercoledì verso Courchevel, potrebbe provare comunque ad ottenere qualcosina sul GPM della crono, la Cote de Domancy catalogata come 2^ categoria, visto che in caso di miglior tempo di Vingegaard sarebbe il danese a riconquistare la leadership di re della montagna.

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Svelati a Parigi (che torna ad ospitare l'arrivo della Grande Boucle) i tracciati delle prossime corse alla maglia gialla: la corsa femminile, giunta alla quarta edizione nel nuovo format, proporrà nove tappe e il gran finale tutto sulle Alpi, mentre il 112° Tour de France maschile vedrà tanta quota con arrivi in salita durissimi e 44 km a cronometro, con la scalata a Peyragudes che sarà contro il tempo.