Mohoric beffa Asgreen con il colpo di reni: è tripletta Bahrain in questo Tour, peccato per Bettiol e Trentin

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Stradatour de france 2023

Mohoric beffa Asgreen con il colpo di reni: è tripletta Bahrain in questo Tour, peccato per Bettiol e Trentin

A Poligny arriva un'altra fuga, lo sloveno toglie il possibile bis al danese. Altro 4° posto per Philipsen che regola gli altri attaccanti, sabato la tappa di montagna a Le Markstein.

Le sue lacrime dopo il traguardo hanno commosso, capendo subito che Matej Mohoric in quel momento stava già pensando a Gino Mader, riuscendo dopo i compagni Bilbao e Poels a dedicare un'altra vittoria allo sfortunato scalatore elvetico.

E' tris per la Bahrain-Victorious sulle strade del Tour de France, e sono tre anche i successi in carriera nel GT più importante per lo sloveno classe 1994 (che già trionfò in due tappe nell'edizione 2021), che si prende col brivido la frazione numero 19, con un colpo di reni a dir poco perfetto sull'arrivo in dolce ascesa di Poligny.

Una giornata folle, percorrendo 172,8 km alla media di 49,1 km/h (terza tappa più veloce di sempre al Tour), grazie ad attacchi continui e un gruppo che non ha mai concesso troppo spazio, almeno sino ai 70 km finali quando sono rimasti in 36 a giocarsela (dopo una prima azione di 9 comprendente Alaphilippe e Trentin), con i big che hanno lasciato spazio concludendo a quasi 14 minuti di distacco.

Tutto si è deciso sulla Cote d'Ivory, quando Kasper Asgreen, già vincitore il giorno precedente a Bourg en Bresse, Matej Mohoric e Ben O'Connor hanno fatto la differenza, su quei 3 km attorno al 6%, scollinando con una ventina di secondi di margine, ai -28 dall'arrivo, sugli altri attaccanti tra i quali Van der Poel e Philipsen, la super coppia Alpecin-Deceuninck temuta da tutti, ma anche tre italiani come Trentin, Bettiol e Oss.

Non c'è stato nulla da fare per riagganciare il terzetto, che si è giocato il successo allo sprint: O'Connor ha provato ad anticipare ai 500 mt, costringendo di fatto Asgreen, il più veloce, allo sprint lungo. Mohoric è stato perfetto a sfruttare la scia sino agli ultimi 70 mt, ma il danese della Soudal-Quick Step era ancora avanti sino agli ultimissimi metri, senza fare i conti però con il colpo di reni magistrale dell'alfiere Bahrain-Victorious, mentre il vincitore del Fiandre 2021 è stato tutt'altro che perfetto in tal senso.

Pochi centimetri hanno assegnato la vittoria a Mohoric, con O'Connor terzo; a 39 secondi i primi inseguitori, con Jasper Philipsen (la maglia verde ora è sua aritmeticamente) a dominare la volata dei battuti come 24 ore prima, regolando Pedersen (5°) e Laporte (6°), ma anche Bettiol e Trentin alla fine 8° e 9° dopo averle provate tutte per giocarsi la prima vittoria di tappa dell'Italia in questa Grande Boucle.

L'obiettivo tricolore non rimane che la maglia a pois: Giulio Ciccone avrà una missione sabato, dovendo difendere 6 pt su Felix Gall e 7 sul padrone del Tour, Jonas Vingegaard, lungo i 133 km da Belfort a Le Markstein, con gli ultimi due GPM di 1^ categoria, tra Petit Ballon e Platzerwasel, probabilmente decisivi in tal senso nella battaglia dei Vosgi che, a livello di classifica generale, difficilmente cambierà le cose per il successo finale, con Pogacar 2° con ampio margine e Adam Yates che dovrà difendere il podio dall'assalto di Carlos Rodriguez, del gemello Simon e di Pello Bilbao, ad un paio di minuti dal 3° posto e che ha già annunciato di volerci provare.

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