Per Pogacar quasi un mese di rulli e dallo scorso week-end su strada: ora altitudine e... Tour

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Per Pogacar quasi un mese di rulli e dallo scorso week-end su strada: ora altitudine e... Tour

Entra nella fase decisiva il recupero del fuoriclasse sloveno: arrivare al massimo della condizione al via di Bilbao, il prossimo 1° luglio, non sarà proprio una passeggiata. Dopo l'infortunio alla Liegi, "Pogi" molto probabilmente tornerà in gara direttamente alla Grande Boucle, mentre Vingegaard sarà al via del Delfinato domenica prossima.

Concluso il Giro d'Italia di Primoz Roglic, tra poco più di un mese sarà tempo di Tour de France e tutti attendono un nuovo duello tra coloro che hanno concluso ai primi due posti nelle edizioni 2021 e 2022, a posizioni invertite.

Tadej Pogacar, che ha vinto la Grande Boucle nel 2020 prima del bis 12 mesi più tardi, e Jonas Vingegaard, la maglia gialla uscente, si avvicineranno allo start di Bilbao (1° luglio) in maniera decisamente differente.

La frattura allo scafoide rimediata alla Liegi-Bastogne-Liegi dello scorso 23 aprile, infatti, costringe il fenomeno della UAE Emirates ad una corsa contro il tempo per farsi trovare preparato al grande scontro con il danese, che tornerà ad indossare un dorsale da domenica 4 giugno al Delfinato, così come altri potenziali rivali per il Tour come Mas, Gaudu e tanti altri.

Erano state indicate 5-6 settimane di stop per Pogacar, da parte del suo staff medico, e di fatto è stato così prima dei veri allenamenti, quelli su strada: il vincitore di Fiandre, Amstel e Freccia Vallone in primavera, è tornato in bicicletta all'aperto, dopo aver aggiornato i suoi tifosi col lavoro sui rulli e altre attività fisiche nella sua residenza di Montecarlo, solo sabato scorso. L'annuncio di “Pogi” è arrivato pochi minuti dopo la cronoscalata decisiva del Giro vinta dal suo connazionale Primoz Roglic, aprendo così la seconda fase del suo recupero.

Come ha confermato il suo mentore e ds Andrej Hauptman, Tadej dovrebbe saltare il Giro di Slovenia, previsto inizialmente nel suo calendario quale unica corsa prima del Tour, come nel 2022, in modo da affrontare un blocco completo di allenamento in altitudine (lo sloveno ha raggiunto i suoi compagni proprio in queste ore), prima di visionare in ricognizione qualche tappa della Grande Boucle, come avrebbe dovuto fare a maggio.

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