Philipsen domina anche la volata sui Campi Elisi, passerella in giallo per Vingegaard e la Jumbo-Visma

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Stradatour de france 2022

Philipsen domina anche la volata sui Campi Elisi, passerella in giallo per Vingegaard e la Jumbo-Visma

A Parigi il gran finale di un Tour splendido, con il danese in trionfo davanti a Pogacar e Thomas. Poca Italia (Mozzato e Dainese a ridosso della top ten quest'oggi) e il missile belga che chiude i conti piegando Groenewegen e Kristoff.

Uno dei Tour de France più belli della storia, con un duello meraviglioso come quello tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, dalla Planche des Belles Filles alla giornata cruciale sul Granon dove il vincitore delle ultime due edizioni ha dovuto abdicare, ancor prima di alzare definitivamente bandiera bianca giovedì scorso sulle pendenze di Hautacam.

Proprio nella Grande Boucle partita dalla Danimarca, è un ragazzo di quel paese a trionfare sui Campi Elisi, con il 25enne della Jumbo-Visma che ha preceduto di 2'43" un “Pogi” comunque commovente, basti pensare che il fenomeno sloveno ci ha provato pure oggi, a poco più di 5 km dall'arrivo nel circuito finale di Parigi, attaccando assieme a Filippo Ganna.

Poi è stata volata, come da pronostico, ed è arrivato il bis (a sette giorni dal primo sigillo in carriera al Tour) di Jasper Philipsen, semplicemente dominante su tutti i rivali. Il belga del team Alpecin-Deceuninck ha saltato facilmente Dylan Groenewegen (Team BikeExchange), che ha resistito al fotofinish per la piazza d'onore su un buon Alexander Kristoff (Intermarché), che ha tenuto giù dal podio di giornata Stuyven e Sagan, rispettivamente 4° e 5°.

Luca Mozzato (11°), Alberto Dainese (12°) e Andrea Pasqualon (14°) erano le ultime speranze italiane di portare a casa una tappa che ai colori azzurri manca sulle strade di Francia dal 2019 (Nibali a Val Thorens), ma le tre ruote veloci venete si sono dovute accontentare di una top 15.

Non ha sprintato Wout Van Aert, vincitore della maglia verde (la pois è andata a Vingegaard, la bianca a Pogacar), che ha scelto di arrivare in parata con i compagni di squadra per il primo trionfo della Jumbo-Visma al Tour, pensando anche alla tremenda beffa del 2020 che Pogacar firmò ai danni di Roglic e dell'intero squadrone neerlandese.

Geraint Thomas è stato in grado di tornare sul podio, il suo terzo alla Grande Boucle dopo la vittoria del 2018 e il 2° posto del 2019, con grande solidità pur concludendo ad oltre 7 minuti da Vingegaard, ma con ampio margine nei confronti di Gaudu, gran 4°, Vlasov 5° in rimonta, Quintana (6°), Bardet (7°), Meintjes (8°) e Lutsenko e Adam Yates che hanno completato la top ten finale.

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