Philipsen si sblocca al Tour, sua la volata di Carcassonne! Vingegaard in giallo nonostante una caduta

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Philipsen si sblocca al Tour, sua la volata di Carcassonne! Vingegaard in giallo nonostante una caduta

Il belga brucia Van Aert, Pedersen e Sagan nella terza volata di questa edizione, ma la Jumbo-Visma perde (oltre a Roglic non partito) anche Kruijswijk. Ora giorno di riposo e... Pirenei.

Un'altra tappa che non avrebbe dovuto regalare troppi brividi o variazioni, mentre da Rodez a Carcassonne, i 202 km della 15esima frazione di questo Tour de France ne hanno avute di cose da dire.

Innanzitutto il successo di Jasper Philipsen, che porta in casa Alpecin-Deceuninck la prima vittoria in questa edizione e, per il giovane velocista belga, si tratta anche della prima gemma in carriera sulle strade della Grande Boucle dopo tanti podi di tappa. Sul traguardo di Carcassonne il gruppo arriva a giocarsi lo sprint davvero per un soffio, visto che l'enfant du pay Benjamin Thomas viene ripreso ad appena 400 mt dalla linea dopo una grande azione (in precedenza avevano caratterizzato la giornata con una fuga sin dai primi km Politt e Honoré, inizialmente assieme a Van Aert).

Già battuto nei due sprint in Danimarca da Jakobsen e Groenewegen, Wout Van Aert finisce di nuovo secondo (ma la maglia verde è sempre più sua), a mezza ruota da Philipsen e appena davanti a Mads Pedersen, terzo dopo aver lanciato una volata di testa rimontata a pochi metri dalla linea.

E poi in top five ci sono Peter Sagan e Danny Van Poppel, a precedere Groenewegen, Senechal e poi due italiani, i “soliti” Luca Mozzato e Andrea Pasqualon, rispettivamente 8° e 9°.

Ed è successo che, attorno ai -60 km dall'arrivo, la Jumbo-Visma ha pagato dazio alle cadute: dopo l'addio in mattinata di Primoz Roglic, che non è ripartito causa gli acciacchi fisici, la squadra di Jonas Vingegaard ripartirà martedì (domani c'è il giorno di riposo) in direzione Pirenei senza un altro uomo, visto che Steven Kruijswijk è stato costretto al ritiro causa frattura della clavicola. Ed è finita a terra pure la maglia gialla poco dopo (abrasioni non troppo importanti e lo stesso Vingegaard ha confermato di sentirsi bene), assieme a Benoot decisamente sofferente.

Dalla tappa di Foix sino ad Hautacam e poi con la cronometro finale, Tadej Pogacar ci proverà eccome a ribaltare di nuovo questo Tour de France.

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