Tutto secondo pronostico nella prima crono del Tour: Evenepoel da iridato, Pogacar 2° guadagna su Vingegaard

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Tutto secondo pronostico nella prima crono del Tour: Evenepoel da iridato, Pogacar 2° guadagna su Vingegaard

A Grevey-Chambertin, il belga della Soudal-Quick Step guadagna appena 12 secondi su "Pogi", che a sua volta ne aggiunge 25 al bottino rispetto al danese, comunque gran quarto di tappa ad un soffio da Roglic. Malino gli spagnoli, recupera posizioni Almeida. Vittoria e maglia di leader per Diego Ulissi al Tour of Austria.

Tutto secondo pronostico, ma che sfida contro il tempo lungo i 25,3 km da Nuits Saint Georges a Gevrey-Chambertin, per la settima frazione del Tour de France che vede Remco Evenepoel regalarsi il primo successo di tappa sulle strade della Grande Boucle (al suo debutto), vincendo il duello con Tadej Pogacar che, però, mantiene con margine la sua maglia gialla conquistata col trionfo di Valloire proprio davanti al belga.

Il campione del mondo di specialità è stato super anche sull'unica cote di giornata (1500 mt al 6,5%), con un brivido nei 5 km finali quando, ammetterà nel post gara, aveva il timore di aver forato e ha lasciato qualche secondo sul terreno rallentando, con Pogacar che si trovava solo ad una decina di secondi.

Lo sloveno della UAE Emirates chiuderà a 12” dall'asso di casa Soudal-Quick Step, guadagnando terreno sugli altri grandi rivali per la generale, a partire da Primoz Roglic e Jonas Vingegaard: lo sloveno della Red Bull-Bora ha chiuso in crescendo, 3° a 34” da Evenepoel e con 3 di margine sul danese della Visma, che ha “sorpassato” idealmente nel finale. Per la maglia gialla 2022 e 2023, però, è stata una crono tutto sommato positiva considerato che l'allenamento specifico è stato poco dopo l'infortunio, anche se il distacco da Pogacar in GC lievita a 1'15”, con Evenepoel che si trova invece secondo a 33” e Roglic 4° a 1'36”.

Dietro ai “fab four”, gran 5° di tappa Campenaerts a 52” e per centesimi davanti a Vauquelin, poi un positivo Jorgenson e anche Almeida, sotto il minuto di ritardo, può sorridere visto che il portoghese guadagna sul compagno Juan Ayuso, che ha pagato 1'18” e mantenuto, per un solo secondo, la posizione su Joao rispettivamente al 5° e 6° della classifica, già oltre i 2 minuti da capitan Pogacar.

Carlos Rodriguez, punta della Ineos, ha beccato 1'27” scendendo al 7° della generale, nella quale precede Landa, Jorgenson e al 10° posto Vlasov, poi ecco Adam Yates (anche oggi sotto standard), Bernal e un Ciccone che da 9° passa al 13°, a 5'35” dalla maglia gialla dopo aver lasciato sul piatto quasi due minuti e mezzo rispetto a Evenepoel, oggettivamente sulle aspettative (basse) dell'abruzzese capitano della Lidl-Trek.

Sabato potrebbe esserci la quarta volatona, ma il percorso dell'ottava tappa direzione Colombey les deux Eglises è comunque decisamente mossa.

Al Tour of Austria, ancora un italiano ad esultare e questa volta arrivano tappa e maglia per Diego Ulissi: nella quarta frazione, in territorio salisburghese da Schladming a St. Johann Alpendorf, il muro finale ha fatto emergere tutte le qualità di Diego Ulissi, dopo una giornata che ha visto Zoccarato e Ravasi grandi protagonisti in fuga, ripresi ad appena 2 km dall'arrivo dal gruppo tirato anche da Pippo Ganna per i compagni Ineos.

Il livornese della UAE Emirates, però, sui 2,5 km finali all'insù (ultimi 400 mt sopra il 10%) ha fatto la differenza, vincendo con 3” di margine su Magnus Sheffield e il compagno Felix Grossschartner, che in una classifica cortissima (a due tappe dalla conclusione) si trovano rispettivamente a 1 e 3 secondi da Ulissi, con l'ex leader Rivera che ha pagato 6” e ora ne ha 2 da recuperare alla nuova maglia rossa.

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