Van Aert regala spettacolo, ma il padrone del Tour è il solito: tappa e maglia per Pogacar!

Un doppio, autentico show di due fenomeni che si passano la maglia gialla al termine di una giornata folle.

Il primo è Wout Van Aert, che attacca praticamente dal km 0 di questa tappa del Tour, la più lunga con i suoi 220 km da Binche a Longwy, viene ripreso ai -10 dopo essere rimasto solo in seguito all'azione che aveva promosso a 140 km dalla conclusione assieme a Simmons e Fuglsang, e cede il simbolo del primato a... Tadej Pogacar.

Lo sloveno si scatena invece sulle cotes del finale, attaccando ai -6 per ridurre il gruppo dei big, poi sfruttando il lavorone di McNulty e Majka sullo strappo di 1600 mt che portava all'arrivo, saltando facilmente Roglic ai 200 mt e regolando Michael Matthews, di nuovo secondo su questo arrivo come nel 2017 (in quel caso lo piegò Sagan, oggi lontano oltre 5 minuti), e David Gaudu.

Tom Pidcock è quarto e Dylan Teuns sesto, poi ci sono solo uomini da classifica generale come Quintana, ottimo 5°, Vingegaard, Martinez, Roglic, Bardet, Mas e Yates, mentre Thomas cede 5 secondi assieme a Vlasov, con il russo della Bora-Hansgrohe costretto però ad un mezzo miracolo per rientrare dopo una caduta patita negli ultimi km.

Paga invece 21 secondi, per certi versi inaspettati, Damiano Caruso, comunque il migliore degli italiani al traguardo davanti a Cattaneo e Pasqualon. In classifica, Pogacar ora è in giallo con 4” nei confronti di Neilson Powless, 31 su Vingegaard che precede a sua volta i leader Ineos, forse l'unica vera squadra rimasta compatta per provare a contrastare il padrone assoluto della Grande Boucle.

Venerdì ancora spettacolo, perchè si arriva sulle rampe oltre il 20% della “Super” Planche des Belles Filles.