Volata dei lunghi coltelli a Sonderborg: Groenewegen brucia Van Aert, ancora secondo...

Una storia a lieto fine, per i due protagonisti di quel terribile incidente dell'agosto 2020 al Giro di Polonia.

Ieri la vittoria di Fabio Jakobsen, un'autentica rinascita (anche se erano già arrivati successi di peso alla Vuelta 2021 e non solo), oggi quella di colui che provocò la drammatica caduta del connazionale. Dylan Groenewegen torna ad esultare in una corsa di grande livello, a tre anni dall'ultima tappa conquistata al Tour de France, bruciando tutti sul traguardo della terza frazione a Sonderborg.

Un finale al cardiopalma, con tre corridori sulla stessa linea e l'alfiere del Team BikeExchange a precedere di una manciata di millimetri Wout Van Aert, al terzo secondo posto consecutivo ma sempre più maglia gialla e... maglia verde, il vero obiettivo di questo Tour per il fenomeno belga, anche oggi autore di una grandiosa volata.

Che rimonta quella di Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), terzo per un soffio davanti a Peter Sagan, rimasto chiuso alle transenne nel momento decisivo, con Jakobsen 5° davanti a Laporte e Alberto Dainese, che porta a casa un buon 7° posto nella sua prima volata al Tour (ieri il padovano era caduto).

Una tappa nella quale non è accaduto praticamente nulla per oltre 170 km, se non la fuga solitaria di Magnus Cort Nielsen per rafforzare la sua maglia a pois sulle strade di casa, ma ai -10 ecco la solita caduta che costringerà alcuni uomini importanti da classifica, come Caruso, Haig, Meintjes, Woods, Mollema, a perdere 39 secondi rispetto al gruppo principale.

Lunedì il primo dei tre giorni di riposo per il trasferimento in Francia, con la quarta tappa di lunedì nel nord, da Dunkerque a Calais.