Wout Poels si prende il Monte Bianco, altra beffa per Van Aert. Vingegaard, che risposta a Pogacar

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Wout Poels si prende il Monte Bianco, altra beffa per Van Aert. Vingegaard, che risposta a Pogacar

La 15^ tappa del Tour premia l'olandese in fuga, mentre lo sloveno non riesce a staccare la maglia gialla e si trova sempre a 10" prima della cronometro cruciale di martedì. Adam Yates avvicina il podio di Rodriguez, mentre Giulio Ciccone si veste a... pois!

Una partita a poker nei 3 km finali, con pendenze sopra al 9%, verso Saint Gervais Mont Blanc.

E' stata questa la risoluzione odierna dell'ennesimo scontro tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, nel secondo tappone alpino consecutivo per una quindicesima frazione che non cambia, sostanzialmente, la storia di questo Tour de France.

Rimangono 10 i secondi di differenza, a favore del danese della Jumbo-Visma, prima dell'ultima settimana che comincerà con la giornata di riposo lunedì e proseguirà martedì con la determinante cronometro da Passy a Combloux, 22,4 km particolarmente impegnativi alla vigilia dell'ultimo tappone (ma ci sarà poi anche la frazione trappola sui Vosgi al penultimo giorno...), quello di mercoledì con il Col de la Loze prima della discesa su Courchevel.

Oggi però è stato il giorno di Wout Poels, che a 35 anni si prende la prima vittoria di tappa in un grande giro, arrivando in perfetta solitudine dopo una grande azione dalla fuga, staccando a poco più di 10 km dalla conclusione il Wout più... famoso: altro 2° posto per Van Aert, arrivato oltre i 2 minuti di ritardo dall'olandese che porta alla Bahrain-Victorious il secondo successo dopo quello di Bilbao a Issoire.

Il podio di questa tappa n° 15 lo completa, chiudendo a 3' dal vincitore, Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) di nuovo pimpante per chiudere davanti a Craddock e ai delusi della maxi fuga (ben 37 corridori!) che ha caratterizzato questa domenica di Tour, ovvero Landa e Pinot 5° e 6°.

Un'azione da lontano (nata già ad oltre 130 km dall'arrivo, dopo quasi 50 di battaglia) che ha coinvolto anche Giulio Ciccone, 14° al traguardo ma nuova maglia a pois della Grande Boucle: l'abruzzese della Lidl-Trek sfrutta i primi due GPM di 1^ categoria, Forclas e Croix Fry, mettendo assieme 16 pt per agguantare a quota 58 Neilson Powless, scavalcato però grazie ai migliori piazzamenti sui traguardi più importanti.

In ogni caso, i rivali di Giulio per la vittoria in questa classifica che un italiano non conquista dal 1992 (anno della doppietta del “Diablo” Chiappucci), sembrano essere solo Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, rispettivamente a 4 e 10 lunghezze e che bisognerà anticipare anche nel tappone di mercoledì.

I big oggi non si sono giocati la tappa, con la fuga arrivata ad accumulare oltre 8 minuti di vantaggio anche per quanto accaduto a 127 km dalla conclusione: uno spettatore a dir poco incauto ha colpito con un telefonino Sepp Kuss, praticamente in testa al gruppo con tanti corridori finiti a terra, proprio quando là davanti se ne stavano andando Van Aert e gli altri coraggiosi di giornata.

Poi la battaglia conclusiva, con la UAE Emirates a fare il ritmo tra Cote des Amerands e i 7 km finali di Saint Gervais, ma a poco più di 2 km dall'arrivo, Pogacar ha avuto la sensazione, come ammetterà nel post tappa, di non poter fare la differenza su Vingegaard e a quel punto ha sganciato Adam Yates, capace di guadagnare una quindicina di secondi in chiave podio su Carlos Rodriguez, poi rientrato sui due fenomeni. “Pogi” ci ha provato comunque due volte negli ultimi 900 metri, ma questa volta Vingegaard ha risposto alla grande, arrivando senza particolari problemi con il rivale sulla linea d'arrivo, a 6 minuti da Poels.

Venti secondi alle loro spalle ecco Yates, che ha recuperato 18” a Rodriguez ed è salito al 4° posto della GC, ad appena 19 secondi dall'iberico della Ineos Grenadiers, visto il calo (ma la caduta di sabato si fa sentire, eccome) di Jai Hindley, che ha terminato a quasi 2 minuti da Pogacar-Vingegaard e ora è 5° con 1'17” da recuperare per il sogno podio. Kuss rimane 6° con discreto margine su un solido Bilbao, ora 7° dopo aver scavalcato un Simon Yates sempre più in calo, mentre David Gaudu ha vissuto una buona giornata recuperando una posizione, 9° davanti a Martin e Gall.

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