A Montilla è Pedersen il favorito della 13^ tappa, ma alla Vuelta esplode il "caso Ayuso"

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A Montilla è Pedersen il favorito della 13^ tappa, ma alla Vuelta esplode il "caso Ayuso"

Oggi un'altra frazione per ruote veloci, ma con un finale in lieve ascesa. Intanto, il baby fenomeno della UAE Emirates risulta positivo al covid, ma può continuare la sua corsa (come Jungels e Majka al Tour) per la bassa carica virale emersa dal test PCR.

Una Vuelta Espana che si dirige verso Montilla, sede d'arrivo della 13esima tappa con partenza da Ronda per 168 km senza GPM in programma, ma un finale esplosivo con gli ultimi 5 km quasi tutti in lieve salita, in particolare gli ultimi 700 mt attorno al 5%.

Il favorito, in caso di arrivo di gruppo, è la maglia verde Mads Pedersen che ben si adatta a questo traguardo e ancora non ha vinto (tre secondi posti per lui), ma attenzione a tanti possibili nomi e pure una fuga da lontano non è da escludere, visto che i velocisti puri potrebbero non sentirsela di dare garanzie su un arrivo comunque impegnativo.

Start previsto alle ore 13.40, con diretta tv dalle ore 14.30 su Eurosport 1, e al via ci sarà anche Juan Ayuso nonostante quanto successo in mattinata. Sì, perchè il classe 2002 splendido 5° in classifica generale, è risultato positivo al covid-19 in un test interno effettuato dal suo team, la UAE Emirates.

Il giovane iberico è asintomatico e il test PCR ha rivelato una bassa carica virale, tanto da portare la formazione emiratina, che già aveva avuto un caso simile con Rafal Majka all'ultimo Tour de France (e lo stesso è accaduto a Bob Jungels, che poi ha vinto pure una tappa dopo la positività emersa prima dello start in Danimarca), a non far ritirare il corridore, ma di concerto con l'organizzazione medica della Vuelta e dell'UCI, ad utilizzare il protocollo inaugurato proprio alla Grande Boucle.

E' stato quindi dato l'ok ad Ayuso per continuare la sua corsa, a differenza di quanto accaduto agli altri 25 corridori positivi in questa edizione. “Come da nostri protocolli interni, Juan Ayuso è stato testato per il Covid-19 e questa mattina ha restituito un risultato positivo – le parole di Adrian Rotunno, medico della UAE Emirates - È asintomatico e analizzando il test PCR si è scoperto che aveva un rischio molto basso di infettività, simile a quei casi che abbiamo visto al Tour de France quest'anno.

Abbiamo preso la decisione di proseguire in consultazione con i rappresentanti medici dell'organizzazione di gara e dell'UCI. Siamo a conoscenza del quadro clinico di Juan e stiamo monitorando da vicino la sua situazione”.

E pensare che proprio martedì scorso, dopo la cronometro di Alicante, lo stesso baby fenomeno spagnolo aveva confessato, dopo aver accusato un forte mal di testa la notte precedente, di “pensare di aver contratto il covid”. Così non era, tre giorni più tardi ecco la positività e un caso che farà discutere, così come l'intera gestione della situazione legata al virus nel mondo del ciclismo e in particolare nei grandi giri.

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