Alla Laguna Negra arriva la fuga, nulla di fatto tra i big: Jesus Herrada anticipa il giovane Grégoire

Alla Laguna Negra arriva la fuga, nulla di fatto tra i big: Jesus Herrada anticipa il giovane Grégoire
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Stradavuelta espana 2023

Alla Laguna Negra arriva la fuga, nulla di fatto tra i big: Jesus Herrada anticipa il giovane Grégoire

Vuelta Espana, 11^ tappa: non basta il super lavoro di Ganna a Thomas, che chiude 5° all'interno del gruppo di attaccanti regolato dal veterano spagnolo. Gruppo a quasi 6 minuti, Sepp Kuss rimane in maglia roja. Poker favoloso di Kooij al Tour of Britain, splendido ritorno al successo di Elisa Balsamo al Simac Ladies Tour!

L'esperienza contro la gioventù, 13 anni di differenza a confronto sul muro finale di La Laguna Negra, teatro di arrivo dell'undicesima tappa di una Vuelta che oggi parla spagnolo.

Jesus Herrada regala alla Cofidis un altro successo di gran peso, con il 33enne iberico (alla sua terza vittoria nel GT di casa) che piega la resistenza del ventenne Romain Grégoire, il talentino della Groupama-FDJ costretto ad accontentarsi del secondo posto, davanti ad un altro specialista di questi traguardi, il danese Andreas Lorentz Kron (Lotto-Dstny) che aveva già trionfato a Barcellona.

Ai piedi del podio Jonathan Caicedo (EF) e Geraint Thomas, con il gallese della Ineos Grenadiers, ormai fuori classifica, che ha chiuso sull'ecuadoriano, partito all'ultimo km e che aveva guadagnato 7-8 secondi di margine, e si è “condannato” ad un quinto posto amaro anche perchè era stato proprio il suo compagno Filippo Ganna a fare tutto il lavoro sulla salita finale.

Dopo la vittoria nella cronometro di Valladolid, il verbanese è stato di nuovo super, ha portato via la fuga dei 26 uomini (nella quale erano presenti anche Andrea Piccolo e Jacopo Mosca) che si sono giocati la tappa e poi ha ridotto il gruppetto a dieci unità, tirando per Thomas sino ai 1500 mt conclusivi, quelli più ripidi con pendenze vicine al 10%, prima di chiudere decimo.

I big della generale, che rimane inalterata con Sepp Kuss in rosso con 26” di margine su Soler, 1'09” su Evenepoel e 1'36” nei confronti del compagno Roglic, sono arrivati a quasi 6 minuti e non si è visto di fatto nulla sull'erta di La Laguna Negra, con un tentativo di Uijtdebroeks e Carthy poi “cancellato” dalla sparata di Evenepoel nei 200 mt conclusivi, con il belga seguito dai leader Jumbo-Visma.

Giovedì è prevista la quarta volata di questa Vuelta, poco più di 150 km di tappa per arrivare al “piattone” finale di Zaragoza.

Intanto, al Tour of Britain è andato in scena un altro sprint a ranghi compatti, al termine di un'altra frazione praticamente senza difficoltà altimetriche e partita dalla Foresta di Sherwood per concludersi a Newark on Trent; ecco arrivare il gran poker di Olav Kooij, imbattuto sinora in questa edizione della corsa categoria Pro Series con una super Jumbo-Visma a pilotare l'olandese e di nuovo Wout Van Aert da ultimo uomo.

Quattro su quattro per Kooij, come riuscì in questa gara solo al norvegese Edvald Boasson Hagen, questa volta regolando il connazionale Casper Van Uden (Team DSM) e il britannico Ethan Vernon (buono il 7° posto di Davide Persico, davanti anche ad un nome di peso come Sam Bennett).

A proposito di Olanda, il Simac Ladies Tour (facente parte del massimo circuito femminile) che segnerà la conclusione della carriera di Annemiek Van Vleuten, regala il bellissimo ritorno al successo di Elisa Balsamo.

Oltre tre mesi dopo il terribile incidente alla RideLondon, con la cuneese che nel frattempo si era già fatta rivedere ad ottimi livelli dopo il Tour e il Mondiale corsi senza la miglior condizione, ecco la zampata dell'ex iridata che sul traguardo della prima tappa in linea a Gennep, ha bruciato al fotofinish una certa Lorena Wiebes (SD Worx), con l'altra olandese Charlotte Kool (DSM) terza per un podio semplicemente regale con la stella della Lidl-Trek davanti a tutte. E dietro alla cubana Sierra, ecco pure Maria Giulia Confalonieri e Letizia Paternoster 5^ e 6^.

In classifica, Balsamo è seconda a 2” da Kool, che aveva vinto il cronoprologo inaugurale.

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