Che colpo da finisseur per Eddie Dunbar alla Vuelta! Roglic e Mas staccano O'Connor nel finale

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Che colpo da finisseur per Eddie Dunbar alla Vuelta! Roglic e Mas staccano O'Connor nel finale

Undicesima tappa con un'altra fuga premiata a Padron e l'irlandese della Jayco-Alula che ai -600 metri coglie il momento giusto per beffare Hermans, Poole e Narvaez, con Zana buon sesto. La maglia roja lascia sul piatto quasi 40 secondi sullo strappo conclusivo e domani... arrivo in salita.

Un colpo da finisseur quale non è, per la prima vera vittoria da pro in una corsa in linea, campionati nazionali a parte oltre alla generale del Giro di Ungheria.

Eddie Dunbar si regala la gioia più bella, conquistando l'11esima frazione della Vuelta Espana sul traguardo di Padron: una vera e propria boccata di ossigeno anche per la Jayco-Alula, quella che arriva dallo scalatore irlandese che avrebbe dovuto curare la classifica dopo lo sfortunato Giro d'Italia che arrivava un anno dopo l'ottimo 7° posto nella corsa rosa 2023.

Sinora era stata una stagione disgraziata per Dunbar, bravo ad entrare nella fuga di quasi 40 elementi che ha caratterizzato la tappa, prima che tutto si decidesse sul Puerto de Cruxeiras: con Marco Frigo che ha lavorato (forse pure troppo) per fare rientrare in classifica George Bennett, in casa Italia ci ha provato Filippo Zana, compagno proprio del futuro vincitore, ad andarsene in salita con Berrade e Verona, che poi hanno staccato il vicentino e sfiorato il colpaccio con Poole, visto che il terzetto è stato ripreso ad appena 2 km dalla linea su iniziativa di Narvaez.

Il campione di Ecuador, però, si è fatto sorprendere nel finale dalla sparata di Dunbar ad appena 600 metri dalla conclusione, con Max Poole (DSM-Firmenich) che ha provato a chiudere vanamente e poi ha terminato terzo, superato sulla linea da Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck).

Narvaez sarà quarto su Berrada e lo stesso Zana, buon sesto, mentre il giovane Gianmarco Garofoli dell'Astana si è preso la prima top ten in un GT, portando a casa la nona posizione. E i big? Beh, sul Cruxeiras qualcosa è successo eccome, con il forcing della Red Bull-Bora Hansgrohe che ha mandato in difficoltà la maglia roja: quando Roglic e Mas hanno accelerato, O'Connor ha subito ceduto e al traguardo pagherà, dallo sloveno e dallo spagnolo, ma anche da Rodriguez, Skjelmose, Gaudu e Landa arrivati con loro a 3'31” dal trionfatore di giornata, 37” che per un arrivo del genere non sono pochi.

In classifica, l'australiano della Decathlon AG2R La Mondiale conserva 3'16” su Roglic e poco meno di 4 minuti su Mas, che ha superato Carapaz al 3° posto con il leader dell'EF che ha perso 15” assieme a Sivakov. Carlos Rodriguez è la nuova maglia bianca, tolta per 6” a Lipowitz che ha tagliato la linea del traguardo assieme a O'Connor, in un mercoledì purtroppo di nuovo condizionato anche dagli addii causa Covid, con Arensman e Konrad in casa Ineos Grenadiers e Lidl-Trek, ma anche la situazione di Del Toro che ha presentato una carica virale bassa, tanto che la UAE Emirates ha mantenuto in corsa il giovane messicano dopo aver perso il faro Almeida per i sintomi del virus manifestati sabato scorso dal portoghese.

E domani si sale ancora, seppur l'arrivo in quota alla Montana de Manzaneda non propone pendenze impossibili, a differenza di quello che vedremo il giorno successivo al Puerto de Ancares.

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